Coronavirus, dalla Cremonese 50mila euro a sostegno delle persone che soffrono

La società grigiorossa ha effettuato una donazione all'associazione "Uniti per la provincia di Cremona" ed ha invitato tifosi e sostenitori a fare altrettanto

Emergenza coronavirus

Emergenza coronavirus

Cremona, 27 marzo 2020 - In un momento di grande difficoltà, nel quale riprendere a giocare regolarmente sembra solo un desiderio, la Cremonese ha segnato il gol più bello. La prima squadra (giocatori e staff tecnico) ed il settore giovanile (i tesserati e tutti i collaboratori) hanno infatti donato 50.000 euro all’associazione “Uniti per la provincia di Cremona”. Un gesto di indubbio significato, che ha voluto offrire un sostegno concreto “alle persone che soffrono a causa del virus e agli operatori sanitari a tutti i livelli che sono impegnati in prima linea”.

Nel comunicato trasmesso dalla società di via Postumia, oltre a sottolineare la necessità di aiutare le iniziative messe in campo dalla benemerita associazione che si impegna per sostenere la popolazione cremonese, è riportato anche “un invito a tutti i tifosi e gli amici, grazie al grande cuore grigiorosso, affinché a loro volta alimentino le donazioni all’associazione. Unendo le forze riusciremo a dare un calcio al virus”. La vittoria più importante di tutte che potrebbe riportare la sospirata normalità e permettere di tornare a porre in primo piano quei temi calcistici che in questo momento sono inevitabilmente sopraffatti dalle preoccupazioni legate all’epidemia.

Tra le note che a Cremona sperano di poter approfondire al più presto, oltre a scoprire quali saranno le sorti della stagione in corso e bloccata dall’emergenza sanitaria (congelamento, annullamento o conclusione in estate), rimane naturalmente la voce che nei giorni scorsi ha avvicinato il nome di Massimo Moratti e della sua famiglia alla Cremonese. Un’ipotesi che si continua a guardare con notevole scetticismo e che nelle ultime ore è stata seguita pure da diverse smentite, seppur non ufficiali.

Dalla sede dell’US Cremonese, infatti, per il momento non sono trapelate prese di posizione, anche se la prospettiva più accreditata sembra quella che vuole far proseguire il connubio con il cavalier Arvedi, sempre deciso a realizzare il progetto che lo ha condotto alla guida della società grigiorossa e riportare così la Cremonese ai vertici del calcio italiano. Un “disegno” che in molti pensavano fosse vicino all’inizio dell’attuale stagione, ma il rendimento della squadra, una tra le candidate più accreditate alla lotta per la promozione, non ha certo risposte alle previsioni e i grigiorossi sono scivolati nelle retrovie costretti a lottare per un traguardo ben diverso come la salvezza.

Una situazione che in questi giorni di contatti via social è stata ammessa pure da uno degli acquisti più attesi come Daniel Ciofani: “Siamo andati al di sotto delle aspettative – è stata la sintesi dell’attaccante giunto dal Frosinone – Ora dobbiamo guardare la realtà. Siamo quartultimi e dobbiamo ragionare sulla salvezza. Anche io ho reso meno, innanzitutto dal punto di vista realizzativo. Non mi è mai capitata una stagione così, soprattutto se penso che in carriera ho segnato 186 gol tra i professionisti. La squadra ha faticato a finalizzare, ma anch’io ho le mie colpe”. In attesa di vedere se sarà possibile riprendere l’attività agonistica Ciofani rimane da solo a Cremona: “La mia famiglia è giù a Roma. Io mi alleno rispettando il programma consegnato dallo staff tecnico e sono sempre in contatto con i compagni, ci sentiamo con le videochiamate. Adesso, però, bisogna mettere da parte il calcio e pensare innanzitutto alla salute pubblica”.