Serie B, Baroni sta impostando la "sua" Cremonese

Il nuovo tecnico grigiorosso sta procedendo al ritmo die due sedute giornaliere al Centro Arvedi e attende indicazioni importanti dall'amichevole di sabato

Mister Baroni è al lavoro per modellare una squadra secondo le sue idee calcistiche

Mister Baroni è al lavoro per modellare una squadra secondo le sue idee calcistiche

Cremona, 11 ottobre 2019 - Procedendo ad una marcia serrata di due allenamenti al giorno al Centro Arvedi, il nuovo allenatore Marco Baroni sta cercando di plasmare la Cremonese secondo le sue idee e il suo credo calcistico. In questo momento continuano a lavorare a parte in quattro (Claiton, Agazzi, Piccolo e Terranova, quello che desta le maggiori preoccupazioni), mentre il resto del gruppo sta cercando di conoscere le richieste del nuovo tecnico e di costruire il necessario feeling con il mister che ha condotto in serie A il Benevento. Un momento importante in vista della rispettiva conoscenza è sicuramente quello in programma domani (alle 15) allo “Zini”, dove si disputerà l’amichevole con la Pro Vercelli, un test che potrà permettere all’allenatore toscano di tracciare un punto della situazione senza dubbio più approfondito.

L’attenzione, in particolare, è rivolta al ritorno in campo, a domenica 20 ottobre, quando i grigiorossi saranno impegnati nel posticipo in casa dell’Empoli. Una partita che vedrà certamente l’assenza dello squalificato Valzania, mentre per quel che riguarda il quartetto degli infortunati, forse, il solo Piccolo potrebbe essere tra gli arruolabili dell’ultima ora. Per il resto il nuovo allenatore dovrà impostare il suo esordio sulla panchina grigiorossa facendo affidamento sui giocatori che stanno lavorando con lui in queste prime giornate della sua seconda esperienza a Cremona. Stando così le cose, richiama grande curiosità il modulo che il tecnico deciderà di fare adottare alla sua Cremonese. Sin dalla presentazione lo stesso Baroni ha ribadito: “Non è tanto questione di moduli, ma quello che conta è mettere i giocatori nelle condizioni di esprimersi al meglio. E’ importante che i ragazzi siano coinvolti e condividano il progetto”.

Nonostante questo, sembra probabile che la “nuova Cremo” sia destinata, almeno per il momento, a mettere nel cassetto il 3-5-2 tanto caro a Massimo Rastelli, puntando su una difesa a quattro e trovando poi la soluzione più giusta per gli altri due reparti. Una scelta che, a dire il vero, ha anche una precisa ragione a monte. In effetti attualmente sono fermi ai box due centrali della levatura di Claiton e Terranova (il primo più vicino al rientro, mentre il problema del secondo pare ancora in via di definizione). In questo senso mister Baroni può contare su tre centrali difensivi come Caracciolo, Bianchetti e Ravanelli. Partire con la difesa a tre ridurrebbe le scelte in caso di sostituzione ad adottare al centro della difesa Migliore oppure a trovare qualche opzione utilizzando, in ogni caso, un giocatore non di ruolo. La soluzione con i due centrali, invece, consentirebbe a Baroni di portare con sé in panchina almeno un centrale di ruolo e godere di maggiore serenità qualora le cose dovessero prendere una piega poco gradita. Ricordata la confortante presenza sui lati del sempre più indispensabile Mogos a destra e del vincente del solito ballottaggio tra Renzetti e Migliore a sinistra, il mosaico si completerebbe poi trovando le soluzioni più efficaci, attingendo dalla rosa di indubbia qualità allestita dalla società, per rendere la Cremonese vincente e convincente pure dalla cintola in su, arricchendo a dovere il magro bottino di reti fin qui raccolto.