Crema, 30 marzo 2014 - Stava attraversando il viale Santa Maria sulle strisce pedonali insieme a due amici. Il primo è passato, il terzo è rimasto ai lati della strada, ma lui, un ragazzo di 16 anni di Montodine, è stato colpito in pieno da una Fiat 600 guidata da un 79enne di Pianengo che non lo ha visto. Il ragazzo è ricoverato con gravi traumi nell’ospedale di Brescia e la sua prognosi è riservata. È successo venerdì sera, poco dopo le 23, nello stesso punto in cui, negli ultimi tempi, ci sono stati altri due gravi investimenti, uno dei quali mortale.

I tre ragazzi, tutti minorenni, si apprestavano a visitare gli stand della Fiera di Santa Maria. All’altezza del bar Carlo si accingono ad attraversare. Mentre i ragazzi impegnano le strisce pedonali, piomba su di loro una Fiat 600 condotta da G. P., 79 anni di Pianengo, che sta facendo rientro a casa. L’auto investe in pieno il sedicenne, che dapprima colpisce con la faccia violentemente il cristallo anteriore dell’auto, infrangendolo sulla parte destra e poi viene sbalzato dal cofano e scaraventato 30 metri più avanti. L’anziano ferma la marcia della sua Fiat 40 metri più in là del punto d’urto. Arrivano un’ambulanza, l’auto medica del 118 e una pattuglia della polizia di stato.

I soccorritori si occupano del giovane, che è dapprima portato in pronto soccorso, dove i medici gli diagnosticano un imponente trauma facciale. Gli agenti, invece, si interessano al guidatore. Si accerta che non ha bevuto, ma l’uomo è multato per l’eccessiva velocità con la quale procedeva, la patente gli viene sospesa e l’auto è messa sotto sequestro. A causa delle gravi ferite il giovane è stato trasportato all’ospedale di Brescia.

Nella giornata di ieri, pur permanendo la prognosi riservata, le condizioni del giovane sono migliorate: non sarebbe più in pericolo di vita. Il passaggio pedonale dove è avvenuto l’investimento è tristemente famoso. Lo scorso anno una dottoressa che stava facendo jogging era stata investita sulle strisce da un’auto in sorpasso. Aveva riportato importanti traumi che l’hanno costretta a curarsi per molti mesi. E sempre l’anno scorso, il 4 marzo, nello stesso punto era stato investito Giacomo Scotuzzi, 45 anni di Crema, morto dopo 100 giorni di agonia il 12 giugno.