Cremona, 27 settembre 2011 - Se in termini assoluti cinque strumenti possono sembrare pochi, nello specifico sono il 50% dei capolavori intarsiati da Antonio Stradivari ancora esistenti al mondo.

Il famoso liutaio è il protagonista della retrospettiva inaugurata al museo civico per iniziativa della Fondazione Stradivari a Cremona. 'Antonio Stradivari-L'estetica sublime' è il titolo della mostra dedicata agli strumenti intarsiati dal liutaio cremonese. Si tratta di strumenti preziosissimi, valgono 10 milioni di euro ognuno, riccamente decorati, come ha spiegato Alessandro Bardelli, tra i curatori della mostra.

Stradivari costruì non meno di un migliaio di strumenti, circa la metà è giunta sino a noi, tuttavia solo una decina, realizzati per committenti importanti o in occasioni particolari, presentano intarsi preziosissimi. Nella sala del Cinquecento dell'Ala Ponzone, il palazzo di Cremona che ospita il Museo civico, di fianco alla mostra degli strumenti a pizzico di Fuessen, sono esposti cinque violini intarsiati, ovvero tutti quelli esistenti eccezion fatta per il quartetto del Patrimonio Nacional spagnolo e del Rode.

Gli strumenti esposti sono il Sunrise, il primo intarsiato realizzato da Stradivari nel 1677, l'Hellier, il Cipriani Potter, l'unico esempio conosciuto di violino intarsiato di piccole dimensioni, l'Ole Bull e il Greffuhle del 1709. Nel corso degli anni Stradivari ha variato le dimensioni della cassa armonica, per ottenere il suono migliore, ma anche le decorazioni, ispirate ai modelli usati da orafi e intagliatori e ai cataloghi di ricami di allora. La mostra rientra in un percorso che permette di ammirare e ascoltare i capolavori di Stradivari: appuntamento il 9 ottobre con il concerto del maestro Salvatore Accardo.

Nello spazio espositivo, curato dallo studio Bianchini & Lusiardi, sono inoltre esposte una tavola intarsiata originale di Stradivari e la copia del violino Hellier realizzata da Simone Ferdinando Sacconi nel 1941, oggi della collezione d'archi del Comune di Cremona. Un video di Cristian Chiodelli mostra invece la realizzazione di un quartetto intarsiato, su copia dei modelli di Stradivari, da parte del liutaio cremonese Marcello Villa.