Provincia di Cremona, la sfida per la presidenza è tra Bertoni e Signoroni

Definiti i candidati per il 25 agosto dopo una serie di colpi di scena

 Rosolino Bertoni (Palazzo Pignano) e Mirko Signoroni (Dovera)

Rosolino Bertoni (Palazzo Pignano) e Mirko Signoroni (Dovera)

Cremona, 4 agosto 2019 - Rosolino Bertoni, alfiere del centrodestra, contro Mirko Signoroni, alfiere del centrosinistra. I giochi sono fatti (almeno così parrebbe, visto che sin qui si sono succeduti colpi di scena a ripetizione) e la parola va alle urne. Si vota per il presidente della Provincia il 25 agosto, al voto andranno 1300 tra sindaci e consiglieri comunali che dovranno scegliere il prossimo presidente.

Bertoni ha 71 anni, è al secondo mandato e ha ancora due anni di lavoro per il suo paese, Palazzo Pignano, Comune atipico formato da quattro aggregazioni tra le quali Scannabue che ha più abitanti di Palazzo Pignano. Mirko Signoroni, 45 anni, è appena stato rieletto a Dovera con una percentuale del 75% lasciando molto indietro il suo avversario. Signoroni è sposato e lavora in banca.

Per la verità, fino a venerdì sera, il candidato del centrosinistra era Aldo Casorati, 72 anni, rieletto a maggio sindaco di Casaletto Ceredano, dopo aver annunciato il suo ritiro per sopravvenuta vecchiaia. Ma poi ci ha ripensato, si è ripresentato, non ha avuto rivali. È presidente dell’Area omogenea, attualmente nell’occhio del ciclone per una serie di decisioni non proprio brillanti che hanno portato il gruppo sull’orlo della disgregazione.

Sulla carta in queste elezioni provinciali la carica di presidente dovrebbe passare a Bertoni, alfiere della Lega e fermamente convinto che alla presidenza dovrebbe esserci un esponente del suo partito. I voti non dovrebbero mancargli perché il centrodestra ha più elettori, ma le imboscate da queste parti sono di casa e la specialità dell’autoaffondamento negli ultimi tempi spopola. Il centrosinistra nelle ultime elezioni non ha brillato molto ma, come nell’antico Giappone, quando bisogna difendersi, le varie anime dimenticano i torti e si uniscono per mirare a un unico obiettivo.

C’è però da dire che la candidatura di Signoroni è arrivata dopo una lunga serie di no da parte di altri esponenti, per esempio, Roberto Barbaglio, sindaco di Pianengo, e Aries Bonazza, di Ripalta Cremasca. Oltre all’incognita di chi voterà per chi, c’è l’enigma di quanti andranno a votare, anche perché fissare una votazione domenica 25 agosto non incentiva molto gli aventi diritto al voto. E, probabilmente, proprio su chi andrà a votare si deciderà la partita.