Mercatone Uno, concesso tempo fino al 30 maggio per presentare un piano di rientro

Timori anche per il negozio di Madignano, che impiega 35 persone

Protesta dei lavoratori alla Mercatone Uno di Madigano

Protesta dei lavoratori alla Mercatone Uno di Madigano

Madigano (Cremona), 20 aprile 2019 - «La situazione è delicata». Lo fa sapere Marco Degli Angeli, consigliere regionale cremasco Cinque Stelle in contatto con il tavolo del Mise, dove giovedì si è andati avanti a oltranza per esaminare le problematiche della holding Shernon, proprietaria del marchio Mercatone Uno da otto mesi e titolare dei 55 negozi sparsi in Italia che impiegano circa 1.800 dipendenti.

Dopo lo sciopero nazionale dei dipendenti dei negozi, giovedì mattina, al Mise si sono trovati gli esperti dell’unità di crisi del ministro di Maio, il nuovo commissario giudiziale Russo, i rappresentanti sindacali e quelli della Shernon. Le difficoltà del gruppo sono apparse evidenti, probabilmente acuite anche dall’uscita dallo stesso di una delle tre società. La holding fa fatica a rispettare i tempi e i fornitori stentano a essere pagati. Di qui la decisione di portare i libri in tribunale per un concordato fallimentare. Al minstero sono state ascoltate le parti e la decisione ultima, arrivata a tarda sera, è stata quella di concedere alla Shernon fino al 30 maggio per presentarsi con un piano di rientro, che dovrà trovare attuazione entro il 6 giugno Timori anche per il negozio di Madignano, che impiega 35 persone e da sempre è uno dei più produttivi del gruppo, per il quale ci sarebbe l’interessamento del gruppo Tosano.