Imb di Bagnolo Cremasco, i sindacati: operai al sicuro

L'azienda torna in mani americane con tutta la vrv

Imb di Bagnolo Cremasco

Imb di Bagnolo Cremasco

Cremona, 24 ottobre 2018 - La Imb di Bagnolo Cremasco torna in mani americane e con lei tutta la Vrv, azienda monzese che tre anni fa era stata protagonista del salvataggio dei cremaschi, destinati a chiusura e a licenziamento da parte della proprietà, l’americana Koch. «Stiamo attendendo la convocazione da parte della nuova proprietà – ha detto Massimiliano Bosio, sindacalista della Cgil che segue l’evoluzione della vicenda. – Sembra che andremo in azienda mercoledì prossimo, ma l’appuntamento non è stato ancora confermato. Abbiamo saputo della vendita lo stesso 27 settembre da un comunicato della nuova proprietà. Anche i dipendenti, una novantina di persone, l’hanno saputo solo all’ultimo. Sono stati convocati dall’ad Fabio Villa che ha annunciato il passaggio di proprietà e le sue dimissioni. Del passaggio di mano non sappiamo molto. Ci è stato detto che non ci saranno problemi per il personale e che le Industrie meccaniche di Bagnolo continueranno la loro produzione e che forse sarà introdotta una nuova linea per produrre contenitori di gas. Il che potrebbe comportare un’espansione dell’azienda».

Anche Alessandro Spada, presidente del Gruppo Vrv e Imb Industrie Meccaniche di Bagnolo rassicura: «Lo stabilimento Imb, eccellenza nella costruzione di scambiatori di calore da oltre cinquanta anni, continuerà nelle sue produzioni, specialmente per quanto riguarda quelle dei Breech-Lock Heat Exchangers e, con l’arrivo di Chart Industries, lo stabilimento amplierà la sua produzione con gli air coolers, cold boxes e altri prodotti che il gruppo Chart produce negli Stati Uniti». La Chart industries ha sede a Ball Ground, in Georgia ed è stata fondata nel 1992. In Europa ha sedi in Lussemburgo, Germania, Repubblica Ceca e in Italia ha uno stabilimento a Padova e l’azienda ha filiali in Cina. E’ produttrice di scambiatori di calore e per questo la Imb, che produce da anni questi macchinari complessi, rientra nei piani di Chart industries. L’operazione conclusa dai georgiani prevede l’acquisto dei tre stabilimenti di proprietà della Vrv per un importo di 125 milioni di euro. Grazie a questa operazione la Chart ritiene di chiudere il prossimo anno a quota 115 milioni di fatturato. La vendita delle aziende a marchio Vrv è stata vista bene dal mercato.