Cremona, la 'voce' del primo Stradivari incanta l’auditorium Arvedi

La magia dell'antico Clisbee 1669, uno dei primi costruiti dal maestro cremonese, nelle mani di Aurelia Macovei

Aurelia Macovei

Aurelia Macovei

Cremona - La voce degli strumenti che hanno fatto la storia della liuteria ascoltata in un ambiente unico al mondo, l’Auditorium Giovanni Arvedi. Continua anche durante il mese di agosto l’iniziativa "Il suono di Stradivari - Audizioni con strumenti storici", manifestazione che si concluderà il 31 dicembre ed è promossa dal Museo del Violino. In particolare è possibile ascoltare i magnifici strumenti di Stradivari, Amati, Guarneri affidati ad abili solisti per attimi di indimenticabile poesia. Palcoscenico naturale per questi capolavori è l’Auditorium Giovanni Arvedi, un luogo unico dove l’architettura prova a "catturare" il suono per tradurlo in immagine.

"La musica, immateriale per sua natura, diviene forma, sostanza: permanente ed effimero in un dialogo senza tempo nel luogo della celebrazione della grande tradizione liutaria cremonese", si legge nella brochure di presentazione dell’iniziativa. Le esibizioni per questo mese saranno sempre di domenica, alle ore 12, con ingresso a biglietto unico di otto euro: quindi oggi, il 14 agosto, il 21 agosto e il 28.

Protagonista di questi quattro momenti un violino Stradivari unico, il Clisbee 1669, suonato dalla musicista Aurelia Macovei. Il Clisbee è uno strumento donato nel 1893 da Giovanni Battista Cerani al Comune di Cremona insieme ad altri strumenti musicali, oggi rappresenta uno dei pezzi più preziosi della collezione del Museo del Violino. Si tratta di uno dei primi strumenti costruiti dal maestro cremonese, che risale agli anni del matrimonio con Francesca Ferraboschi. A suonarlo sarà la violinista Aurelia Macovei, di adozione italiana e nata a Chisinau, la capitale della Moldova, musicista ed insegnante di violino all’Accademia musicale di Lodi.