Crema, donati manufatti egizi: apre sezione al Museo

Grazie al lascito dell'archeologa cremasca Carla Burri

L'archeologa Carla Burri

L'archeologa Carla Burri

Crema (Cremona), 4 aprile 2019 - Apre domenica alle 16.30 nel museo una nuova sezione espositiva che tratta di Egitto, grazie al lascito dell’egittologa cremasca Carla Burri. In mostra un centinaio di reperti che l’archeologa ha raccolto durante la sua attività in Egitto e che, alla sua morte, lei avrebbe voluto donare subito al museo di Crema.

Ma le sue volontà vennero riferite con grave ritardo e per recuperare i reperti ci sono voluti anni di lavoro e, in un caso, anche l’intervento del giudice. L'acquisizione della collezione Burri da parte del museo è stata complessa e travagliata: un primo lotto di reperti è giunto nel 2010 allorché il Comune di Crema aveva appreso con ritardo del lascito, mentre un secondo è stato acquisito dal museo nel 2019, transitando prima dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio della Lombardia, a seguito di un sequestro operato dal nucleo carabinieri per la Tutela dei Beni Culturali. Manufatti egizi – un centinaio tra oggetti integri e frammenti – databili per la maggior parte al periodo faraonico ed ellenistico-romano sono il nucleo principale attorno al quale ruota l’allestimento. Tra i reperti più preziosi, tre mattoni dalla ziqqurat di Chogha Zanbil risalenti al XIV sec. a.C. – di cui uno eccezionale nella sua integrità – caratterizzati da un’iscrizione sulla costa in elamico.