Non solo Torino, interesse mondiale per le collezioni egizie del Museo di Crema

Due collezioni di duecento reperti frutto di una donazione

Il museo

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Crema (Cremona), 18 agosto 2021 - Un piccolo museo, capace di destare l'interesse internazionale, grazie alla sua Sezione Egizia. E' il caso del Museo civico di Crema e del Cremasco che conserva due collezioni egizie di rilevante interesse che contano più di duecento reperti. Il nucleo principale della Sezione Egizia cremasca, inaugurata nell’aprile del 2019, è costituito dai reperti del lascito Carla Maria Burri (1935-2009), donati al Museo per volontà testamentaria dell’illustre studiosa Cremasca. Nel 2020, la collezione è stata ulteriormente incrementa grazie alla donazione di antichità della collezione Campari Lucchi oggetto di studi e approfondimenti tutt’ora in corso. La recente donazione richiede una complessiva revisione dell’impianto espositivo che ha reso necessaria la chiusura temporanea della sezione. Mentre proseguono i lavori di riallestimento che porteranno nell’autunno alla riapertura al pubblico, il curatore scientifico della sezione, l'egittologo Christian Orsenigo, ha proseguito gli studi sui reperti e ha potuto promuovere le collezioni egizie del Museo civico di Crema in importanti appuntamenti di rilevo internazionale.

L'ultimo sarà il XX Convegno di egittologia e papirologia in programma a Siracusa (29 settembre-3 ottobre) dove sarà presentata la collezione dei bronzetti fra attività di conservazione e studio. La Collezione egizia del Museo di Crema include una quindicina di bronzetti che possono essere ricondotti a un arco temporale che va dall’Epoca tarda a quella bizantina. Tali reperti sono stati recentemente oggetto di un intervento di conservazione effettuato dal Lab ReBA (Carlotta Nobile, Ilaria B. Perticucci, Rita Reale). Oltre a trattare del restauro effettuato sui bronzetti e su altri reperti della Collezione egizia di Crema necessario per garantire la corretta conservazione ed esposizione museale, sarà illustrato anche il programma di conservazione preventiva programmata. Prima del convegno siracusano (dal 16 settembre) il Museo civico di Crema e del Cremasco sarà rappresentato da Orsenigo a Budapest in occasione della grande mostra Amenofi II e la sua epoca: La scoperta della tomba del Faraone, organizzata da Sole 24 Ore Cultura in collaborazione con il Museum of Fine Arts di Budapest, della quale Orsenigo è curatore scientifico assieme alle egittologhe Patrizia Piacentini e Éva Liptay. Gli altri due appuntamenti sono stati rispettivamente il 21 giugno, in occasione del IX Congresso Europeo degli Egittologi co-organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste e dall’Institute for Mediterranean and Oriental Cultures della Polish Academy of Sciences di Varsavia e il 6 agosto al Museo del Papiro “Corrado Basile” di Siracusa, dove Christian Orsenigo ha tenuto un intervento “Egitto depredato: storie di furfanti, ladri e falsari all'ombra delle Piramidi”.