"Vuoi il prestito? Dacci 2.300 euro". Smascherate le due truffatrici

Le donne avevano ingannato una cittadina albanese che insospettita dalla richiesta ha allertato i carabinieri

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Un furto con destrezza e una truffa con scaltrezza. Tutti e due finiti male per i presunti responsabili che sono stati denunciati, anche se il bottino non è stato recuperato. Il primo caso è a Rivolta d’Adda, dove entra in scena il furto con il trucco dell’abbraccio. Una giovane donna vede un anziano con una catenina d’oro al collo, scende dall’auto, la ferma e lo abbraccia. Prima che l’uomo, 76 anni, si riprenda dallo stupore, la donna è già risalita sull’auto e si è allontanata. Il derubato va dai carabinieri dove riconose la ladra tra le foto segnaletiche: è una 21enne romena, che viene denunciata. Le truffe, invece, sono più articolate. La prima riguarda un pandinese di 35 anni che ha versato 800 euro per l’acquisto di vecchi dischi in vinile messi in vendita da una 37enne. La donna prende i soldi e sparisce; l’uomo denuncia. I carabinieri arrivano a identificare la presunta truffatrice e a denunciarla. Infine, due italiane di 54 e 64 anni entrano in contatto con una donna albanese fingendosi intermediatrici di una società di prestiti. L’albanese ha bisogno di un finanziamento e le due truffatrici le fanno credere che riusciranno a darle i soldi ma per istruire le pratiche ci vogliono 2.300 euro. L’albanese ci casca. Quando le truffatrici le chiedono altri soldi capisce che qualcosa non va e si rivolge ai carabinieri che individuano le due truffatrici.

Pier Giorgio Ruggeri