Cremona, violentò una badante undici anni fa: 31enne in carcere

L'uomo deve scontare una condanna a tre anni e quattro mesi per la violenza consumata il 23 settembre 2007

Vessa la sorella a San Benedetto del Tronto

Vessa la sorella a San Benedetto del Tronto

Cremona, 22 ottobre 2018 -  A undici anni di distanza B.P.P., 31enne, romeno, residente a Cremona, è finito in carcere per violenza sessuale. I carabinieri di Cremona, alla guida del Maggiore Rocco Papaleo, nei giorni scorsi hanno rintracciato e arrestato l'uomo, in ottemperanza all’ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso nei giorni scorsi dalla Procura della Repubblica presso la Corte di Appello di Brescia. Il 31enne deve scontare una condanna a tre anni e quattro mesi per la violenza consumata a Cremona il 23 settembre 2007, allorquando di pomeriggio, in un’abitazione del centro picchiò e costrinse ad avere rapporti sessuali una badante, sua connazionale di 27anni che con l’inganno e attraverso la conoscenza di un comune amico, aveva precedentemente avvicinato in Piazza del Duomo.

In particolare le indagini dimostrarono come l’uomo, all’epoca 20enne, in compagnia del connazionale, comune amico, prima convinse la donna a seguirlo presso la sua abitazione in via Milano, dove era atteso da altri due connazionali, poi la violentò più volte, dopo averla schiaffeggiata e spogliata. La donna riuscì solamente a ribellarsi alla richiesta del violentatore di avere rapporti sessuali anche con gli altri tre, riuscendo ad afferrare un telefonino e a digitare il 112. Seppur il violentatore riuscì a chiudere il telefono la centrale 112 chiamò nuovamente l’utenza da cui era partita la chiamata di emergenza alchè uno dei rumeni presenti in casa, si giustificò dicendo che la chiamata era partita per sbaglio. La donna fu lasciata andare, attorno alle quattro di notte, ma solo dopo essere stata minacciata dal violentatore che se avesse parlato le avrebbe fatto del male. Una volta fuori dall’abitazione la donna invece si presentò dai Carabinieri della Caserma S. Lucia e soccorsa fu visitata presso il locale pronto soccorso e giudicata guaribile in 10 giorni. I militari riuscirono grazie alla descrizione e alla denuncia della donna ad identificare il violentatore in B.P.P.. Di pochi giorni fa l’ordine per condanna comminata dal locale Tribunale.