Tumore gastrico, intervento in diretta web a Cremona: tolti i linfonodi, salvo lo stomaco

L'équipe del professor Baiocchi ha utilizzato, tra le prime in Italia, la tecnica Señorita che permette di isolare le cellule malate, preservare l'organo e dimettere prima il paziente

Una delle fasi dell'intervento

Una delle fasi dell'intervento

Cremona - All’Ospedale di Cremona è stato eseguito un intervento conservativo di chirurgia gastrica guidata dalla fluorescenza, mediante l’applicazione della tecnica Señorita: è una delle prime volte che accade in Italia. Si tratta di una metodica che consente di colorare (mediante mezzo di contrasto iniettato per via endoscopica) le cellule malate che – a differenza di quelle sane - si colorano di verde facilitando il lavoro dei chirurghi. Il paziente - un uomo di 60 anni residente nel Bresciano – ha scelto l’Ospedale di Cremona e l’équipe diretta dal professor Gian Luca Baiocchi (Direttore UO Chirurgia) per affrontare il suo problema di salute. L'intervento è di pochi giorni fa, lui è già stato dimesso e sta bene.

"E’ stata utilizzata una tecnica innovativa che ha consentito di curare un cancro gastrico senza togliere lo stomaco - spiega Baiocchi. Questo è molto importante perché, nei tumori piccoli, è noto che la recidiva non è nello stomaco, ma nei linfonodi. Con la chirurgia guidata dalla fluorescenza è possibile vedere i linfonodi che drenano la sede del tumore e asportarli”. “Durante l’intervento – continua Baiocchi - è stato eseguito, in estemporanea, un esame di endoscopia intra-operatoria (bastano pochi minuti) per verificare l’entità dei linfonodi. In pratica, se i linfonodi risultano negativi si evita di togliere tutto lo stomaco e si agisce solo sulla parte malata. La parte sana viene così preservata”. “Il Paziente operato al pomeriggio, la sera già camminava. Niente drenaggio, niente sondino e il giorno dopo mangiava da solo. Grazie a questa metodologia, inoltre, è stato possibile effettuare la dimissione in terza giornata; un intervento standard per lo stesso problema, di norma, richiede 7-10 giorni di degenza, con drenaggi e sondino”.

“Questa strategia chirurgica, altamente innovativa, è stata proposta da un gruppo coreano nel 2016, mentre i primi risultati sono stati pubblicati nel 2020 (studio Señorita). Sicuramente è una delle prime volte che viene applicata in Italia - afferma Baiocchi -. Il risultato è frutto di un grande lavoro di équipe, in sala operatoria al mio fianco c’erano: Andrea Celotti e Giovanni Emiliani (Chirurgia); Stefano Mazza (Gastroenterologia); Tommaso La Susa (Anestesia) e l’equipe infermieristica. Non solo. Fondamentale il lavoro di Marco Ungari e Giulia Tanzi (rispettivamente, Direttore e medico dell’Anatomia Patologica) che hanno analizzato e refertato nell’immediato l’esame effettuato sui linfonodi". L’intervento è stato seguito in diretta da 150 professionisti connessi in rete, grazie alla “Scuola permanente sulla chirurgia guidata dalla fluorescenza” che ha sede presso l’ASST Cremona.

"Grazie a tutta l’équipe, mi hanno saputo rassicurare. La diagnosi di cancro è arrivata all’improvviso, fra capo e collo, inutile dire che io e mia moglie Emanuela ci siamo spaventati - spiega il paziente, Vitangelo -. Affrontare un intervento di questo tipo mi faceva paura, al punto che volevo rimandare. Grazie al dottor Baiocchi che mi ha spiegato tutto nei dettagli, ho capito che era meglio intervenire subito e ora sono contento, soprattutto di avere ancora il mio stomaco. Non mi aspettavo di tornare così presto a casa, di poter camminare subito e tornare a mangiare. Sto aspettando l’esito istologico e se tutto va bene, insieme a mia moglie stiamo progettando una piccola vacanza al mare”.

“Una grande rassicurazione è quella di poter parlare sempre con il medico. Il dottor Baiocchi risponde sempre, appena può, anche ai messaggi. Questo è di grande aiuto per la gestione dell’ansia e per capire se tutto va come deve”, aggiunge Emanuela, con un sospiro di sollievo.