Tre milioni e mezzo per la scuola Il Comune fa causa allo Stato

Il finanziamento pubblico revocato per un equivoco. L’ente locale non ci sta:. prima udienza favorevole

Il Comune contro lo Stato. In tribunale. In ballo ci sono 3.5 milioni a fondo perduto che lo Stato avrebbe dovuto assegnare al comune di Monte Cremasco per costruire ex novo la scuola elementare. Conditio sine qua non per ottenere il corposo finanziamento: abbattere la scuola vecchia. E qui nasce l’equivoco che ha escluso il Comune dalla graduatoria nazionale. Quando l’ente fa domanda, ritiene di essere nel giusto perché la scuola vecchia, datata 1959, sarà abbattuta. Resta in piedi solo la nuova mensa, costruita nel 2015. Ma lo Stato confonde la vecchia mensa, trasformata in aule e che sarà abbattuta insieme alla scuola, con quella nuova e obietta che così non si ottempera alle disposizioni, mettendo fuori dai finanziamenti il Comune. Che non ci sta e ricorre in tribunale.

"Il 12 luglio abbiamo avuto una prima udienza a Roma – dice il sindaco Giuseppe Lupo Stanghellini, di mestiere avvocato – che ci è stata favorevole. Il giudice, visti gli atti e compreso che ci sarà poco da discutere, ha fissato l’udienza per il 27 settembre, a Roma davanti al Tar".

Se il giudice desse ragione al Comune di Monte Cremasco verrebbe a crearsi una situazione imbarazzante. I fondi destinati a questa misura sono stati interamente spesi e quindi, per ottemperare alla sentenza, potrebbe essere necessario annullare la graduatoria stilata e rifarne una nuova nella quale appare il comune di Monte Cremasco, a discapito di altri, per un ammontare di 3.5 milioni. La logica vorrebbe che lo Stato aumentasse il finanziamento disposto giusto di 3.5 milioni, inserendo in graduatoria il Comune, senza rifare tutto daccapo, cosa che comporterebbe costi e problemi per gli altri Comuni che si troverebbero esclusi.

Pier Giorgio Ruggeri