Spino, appalto contestato: i carabinieri sequestrano le carte in Comune

Al setaccio le opere nella zona industriale

Carabinieri

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Spino d'Adda, 13 luglio 2017 - Carabinieri in Comune a Spino d’Adda per sequestrare documenti inerenti una concessione edilizia, in seguito a un esposto presentato nella caserma di Pandino e all’ispettorato del lavoro di Crema da parte dell’ex vice sindaco Luciano Sinigaglia. "Mi riferisco ai lavori che si stanno eseguendo nella zona industriale della località Madonna del Bosco – riferisce Sinigaglia – e in particolare alla costruzione di alcuni capannoni su un’area di 40mila metriquadri. Secondo quel che ho visto i lavori sono cominciati prima di avere la concessione edilizia e non sono conformi a quanto prescritto. Nel senso che l’impresa Its sta variando il regime del suolo e questo va contro la concessione. Inoltre si nota che stanno mettendo delle gabbie in ferro per poi gettare i plinti di cemento che sorreggeranno le strutture. Tutto questo è un abuso edilizio e per questo motivo ho chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Aggiungo anche che i lavori vanno avanti senza che nessuno vada a controllare".

Lotta dura, quindi, in comune da parte dell’opposizione che vuole mettere alle corde sindaco e amministrazione che hanno già barcollato non poco. Da notare che nel consiglio e in giunta erano presenti esponenti della lista No cemento che da aprile a maggio hanno lasciato i loro posti di assessori, proprio perché, secondo loro, i patti non sono stati rispettati. Infatti questa lista prevedeva che nei cinque anni di amministrazione non si sarebbe cementificato alcunché nel comune. Secondo il sindaco Luigi Poli invece, tutto regolare.