Crema, spara tre colpi di fucile e mette in fuga i ladri

Il racconto: "Ho gridato ma non è servito allora ho preso la doppietta"

uomo armato

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Crema, 16 luglio 2018 - «Non se ne volevano andare, ho preso il fucile e ho sparato. E allora hanno cambiato idea e se ne sono andati di corsa». Lui, 60 anni, cremasco, ieri notte ha avuto un incontro ravvicinato con i ladri. E ha sparato. Sono le 3.15 di domenica, quando il cane comincia ad abbaiare e non la smette più. Il padrone di casa, una cascina risistemata in periferia, si sveglia, si alza e si affaccia alla finestra. E in lontananza vede un uomo sul cancello che sta cercando di scavalcare e due altre persone ai suoi fianchi. Il padrone di casa grida; i tre non gli danno retta e continuano nel tentativo di penetrare nel cortile. Il padrone di casa non ci pensa due volte: prende il fucile da caccia, corre alla finestra e si riaffaccia.

I tre sono sempre lì, incuranti del cane e del padrone. Fin tanto che quest’ultimo dalla finestra non mette fuori il fucile. A quel punto i tre si bloccano, il padrone carica e punta. Panico. I due a terra si girano e fuggono, mentre quello sul cancello si lancia a terra e comincia a correre, mentre il padrone spara due colpi in rapida sequenza. In aria, naturalmente. «Non mi davano retta. Ma quando hanno visto il fucile, allora hanno rifatto i conti e se la sono data a gambe. Dopo i primi due colpi in aria, ne ho sparato un terzo. I ladri hanno raggiunto un’auto di grossa cilindrata, dove c’era un quarto uomo alla guida. Poi sono fuggiti. Negli ultimi giorni chi abita qui intorno mi aveva riferito di strani rumori. Pensavano ai soliti ladri di gasolio che succhiano il carburante dai trattori. Questi qui, invece, volevano rubare in casa».