Smog, niente blocchi delle auto a Crema: solo consigli

Disertato il vertice tra sindaci, dietrofront su possibili limiti

Emergenza smog, blocco auto

Emergenza smog, blocco auto

Crema, 21 ottobre 2018 - Aria malata? A Crema prima ci si straccia le vesti perché la città non è inserita nel gruppo delle località lombarde dove vige il protocollo delle limitazioni decise dalla Regione; poi si dice che saranno stabilite misure comuni con gli altri paesi del Cremasco; infine, di fronte all’evidenza - 11 sindaci presenti su 48 convocati - che la questione interessa ben poco, si esce dicendo che non si fa nulla tranne suggerire misure per un diverso stile di vita che porterà a diminuire l’inquinamento. Quindi a Crema non si fa nulla, mentre in Regione le deroghe sono maggiori alle regole, con buona pace dei Pm10 che impazzano un po’ dappertutto. C’è però da dire una cosa: da un anno con l’altro il numero delle giornate di superamenti dei limiti è parecchio diminuito.

Quali i fattori che hanno portato a un sensibile calo dei giorni di aria pessima? Prima i numeri. Nel 2015 la centralina posta in via XI Febbraio, unica presente sul territorio cittadino, posta in mezzo a un parco giochi ben lontana dalle direttrici di via Brescia, strada molto trafficata, e di via XI Febbraio, che sopporta un transito normale, ha fatto segnalare 92 giorni di sforamento (contro i 35 ammessi). In città sono state inserite alcune mezze domeniche a piedi, più che altro in concomitanza con appuntamenti particolari (come la mezza maratona). Nel 2016 c’è stato un sensibile calo dei giorni fuorilegge: “solo” 61.

Nuova impennata nel 2017, quando si è toccata la cifra record di 95 giorni (e avremmo passato i cento giorni se la centralina non fosse andata in tilt parecchie volte). Quest’anno sembra che le cose vadano meglio. Nei tre mesi invernali i giorni con Pm10 oltre il valore di 50 microgrammi per metro cubo sono stati 23, contro i 47 dello scorso anno. Nell’ottobre del 2017 l’impennata dei fattori inquinanti era stata notevole: 19 giorni su 31. Quest’anno, nei primi 20 giorni, abbiamo già sforato sette volte.

L'intenzione della sindaca di Crema, senz’altro interessante, era quella di prendere misure valide per tutto il Cremasco. La risposta degli altri sindaci è stata palese: non interessa. Di qui la sua riflessione affidata, come spesso, a Facebook: «Il dibattito (tra gli 11, ndr) ci ha confermato nella considerazione che, qualora Crema aderisse al protocollo vietando o limitando la circolazione dei veicoli fino al diesel Euro 4, metterebbe in seria difficoltà soprattutto i cittadini dei paesi del Cremasco, che gravitano sulla città. Dall’altro ci ha fatto individuare una serie di azioni da portare avanti insieme. Una campagna di informazione e sensibilizzazione sugli stili di vita, che spieghi ai cittadini i comportamenti da adottare circa il riscaldamento e l’uso di camini e stufe a legna (dannosissimi per l’aria che respiriamo)».