Coronavirus, il sindaco di Cremona: "Le case di riposo sono bombe a orologeria"

Gianluca Galimberti: "Incrementi di mortalità pari al 150%, servono tamponi a tappeto per ospiti e personale"

Gianlcuna Galimberti, sindaco di Cremona

Gianlcuna Galimberti, sindaco di Cremona

Cremona, 5 aprile 2020 - "Finché non ci sarà un vaccino, strutture come le case di riposo sono bombe a orologeria, luoghi delicatissimi, possibili fonti di ulteriore contagio, dolore e morte. Abbiamo registrato decessi con incrementi di mortalità pari al 150%". È quanto afferma il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, secondo cui "occorre agire e avere una strategia per i prossimi mesi. Le nostre case di riposo sono lunghi preziosi e fragili. Chiediamo come sindaci un cambio di passo sulle Rsa con un coordinamento più forte e tamponi a tappeto per operatori e ospiti, in linea con le indicazioni del ministero della Salute".

"Ieri con 30 sindaci del territorio abbiamo scritto ad Ats Val Padana per avere chiarimenti sulle procedure dei tamponi - ha spiegato su Facebook Galimberti, sindaco del capoluogo della provincia con il più alto numero di contagi per abitante -. Il ministero della Salute il 3 aprile ha dato queste indicazioni: fare tamponi agli operatori anche quelli asintomatici, e ai soggetti vulnerabili. Quindi anche quelli che risiedono nelle Rsa. Il giorno prima Ats aveva dato indicazioni differenti, di effettuare tamponi solo a operatori che tornano in servizio dopo una malattia, anche presunta Covid, e a quelli che a inizio turno di lavoro presentano una temperatura sopra i 37,5 gradi e a ospiti che presentano un quadro clinico sospetto. Questa differenza è un problema"