Il sindaco di crema Stefania Bonaldi

Crema (Cremona) - Aveva destato scalpore, a giugno, l'avviso di garanzia ricevuto dalla sindaca di Crema, Stefania Bonaldi, dopo il ferimento di un bimbo che nell'ottobre del 2020 si era schiacciato due dita della mano sinistra nella porta antincendio di un asilo nido comunale. Ora arriva una svolta giudiziaria non del tutto inaspettata: i pm della procura di Cremona ne hanno chiesto l'archiviazione, convinti che Bonaldi non abbia responsabilità dirette. Alla sindaca, che aveva ricevuto un avviso di garanzia il 3 giugno, era contestata la violazione della delibera della giunta regionale lombarda sugli asili nido che sancisce: "Elementi costruttivi, gli arredi e le attrezzature compresi i giochi, devono avere le caratteristiche antinfortunistiche, in particolare devono essere adottati idonei accorgimenti atti ad evitare situazioni di pericolo (es. spigoli acuti, gradini, radiatori sporgenti, infissi con bordi taglienti), in relazione all'età dei bambini e garantire condizioni di sicurezza e di agevole pulizia da parte del personale". L'accusa specifica era quella di lesioni colpose per aver omesso "di dotare la porta tagliafuoco REI 120 di qualsivoglia dispositivo idoneo ad evitare la chiusura automatica o da garantire la chiusura ed apertura manuale in sicurezza, contro il rischio di schiacciamento degli arti o di altre parti del corpo dei bambini ivi accolti". Ma dopo sei mesi di indagine, secondo i magistrati diretti dal procuratore Roberto Pellicano non sono emersi profili penalmente rilevanti nei confronti della sindaca Bonaldi. La richiesta di archiviazione passa ora all'esame di un gip del Tribunale di  Cremona.   Il commento della sindaca ''Dormivo sonni molti sereni. Ero fiduciosa che il risultato finale sarebbe stato questo. Ero serena sia per gli accadimenti, che per il mio ruolo e la mia responsabilità. Prendo atto positivamente di questo sviluppo e nello stesso tempo confesso comunque di essere contenta che questa situazione sia diventata anche un po' emblematica del tipo di responsabilità che possono essere imputate ai sindaci perchè è stata aperta una riflessione a livello nazionale''. Così il sindaco di Crema Stefania Bonaldi commenta la decisione della procura di Cremona. "L'abbiamo detto più volte, nel momento cui si rischia di essere chiamati a rispondere di tutto quanto accade nella città in modo indiscriminato, quasi come fosse una responsabilità oggettiva, è chiaro che questa diventa un deterrente ad agire e condanna quindi le amministrazioni all'immobilismo. Certamente è un buon segnale, mi auguro che vada avanti anche il percorso legislativo per disciplinare adeguatamente il tema della responsabilità dei sindaci''.

Cronaca

Crema (Cremona) - Aveva destato scalpore, a giugno, <a href="https://www.ilgiorno.it/cremona/cronaca/crema-sindaco-bonaldi-indagato-1.6458405">l'avviso di garanzia ricevuto dalla sindaca di Crema, Stefania Bonaldi,</a> dopo il ferimento di un bimbo che nell'ottobre del 2020&nbsp;si era schiacciato due dita della mano sinistra nella porta antincendio di un asilo nido comunale. Ora arriva una svolta giudiziaria non del tutto inaspettata:&nbsp;i pm della procura di&nbsp;Cremona ne&nbsp;hanno chiesto l'archiviazione, convinti che Bonaldi non abbia&nbsp;responsabilità dirette. 
Alla sindaca, che aveva ricevuto un avviso di garanzia il 3 giugno, era contestata la violazione della delibera della giunta regionale lombarda sugli asili nido che sancisce: "Elementi costruttivi, gli arredi e le attrezzature compresi i giochi, devono avere le caratteristiche antinfortunistiche, in particolare devono essere adottati idonei accorgimenti atti ad evitare situazioni di pericolo (es. spigoli acuti, gradini, radiatori sporgenti, infissi con bordi taglienti), in relazione all'età dei bambini e garantire condizioni di sicurezza e di agevole pulizia da parte del personale". L'accusa specifica era quella di lesioni colpose per aver omesso "di dotare la porta tagliafuoco REI 120 di qualsivoglia dispositivo idoneo ad evitare la chiusura automatica o da garantire la chiusura ed apertura manuale in sicurezza, contro il rischio di schiacciamento degli arti o di altre parti del corpo dei bambini ivi accolti". 
Ma dopo sei&nbsp;mesi di indagine, secondo i magistrati diretti dal procuratore Roberto Pellicano non sono emersi profili penalmente rilevanti nei confronti della sindaca Bonaldi. La richiesta di archiviazione passa ora all'esame di un gip del Tribunale di&nbsp; Cremona.&nbsp;&nbsp; 
<h2 class="title-paragraph">Il commento della sindaca</h2> 
''Dormivo sonni molti sereni. Ero fiduciosa che il risultato finale sarebbe stato questo. Ero serena sia per gli accadimenti, che per il mio ruolo e la mia responsabilità. Prendo atto positivamente di questo sviluppo e nello stesso tempo confesso comunque di essere contenta che questa situazione sia diventata anche un po' emblematica del tipo di responsabilità che possono essere imputate ai sindaci perchè è stata aperta una riflessione a livello nazionale''. Così il sindaco di Crema Stefania Bonaldi commenta la decisione della procura di&nbsp;Cremona. "L'abbiamo detto più volte, nel momento cui si rischia di essere chiamati a rispondere di tutto quanto accade nella città in modo indiscriminato, quasi come fosse una responsabilità oggettiva, è chiaro che questa diventa un deterrente ad agire e condanna quindi le amministrazioni all'immobilismo. Certamente è&nbsp;un buon segnale, mi auguro che vada avanti anche il percorso legislativo per disciplinare adeguatamente il tema della responsabilità dei sindaci''.&nbsp;

Crema, sindaca indagata per un dito schiacciato. Per i pm non ha nessuna colpa

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La procura di Cremona chiede l'archiviazione di Stefania Bonaldi, che era accusata di lesioni colpose per un incidente accaduto in un nido comunale

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