Crema, in bici sui set di Guadagnino

L'idea vincente di Marco Bolzoni: visite guidate su 2 ruote

In bici sul set di Guadagnino, idea vincente di Marco Bolzoni

In bici sul set di Guadagnino, idea vincente di Marco Bolzoni

Crema, 24 agosto 2018 - «Un giorno si sono affacciati al mio negozio due stranieri. Di lì è nata un’idea. E poi un’altra». Marco Bolzoni, ciclismo nel sangue e ciclista di professione, ha capito il business: a Crema arrivano migliaia di turisti (oltre 30mila nei primi sei mesi dell’anno) per vedere i set del film di Luca Guadagnino “Chiamami col tuo nome”, e siccome nel film ci sono luoghi dove gli attori si recano in bicicletta, perché non suggerire ai turisti di percorrere gli stessi itinerari anche loro in bici? Detto, fatto.

Bolzoni dapprima si è messo d’accordo con l’albergo che sorge al di là della strada, il Ponte di Rialto. Ha fatto sapere che lui poteva affittare le bici ai turisti. E i turisti sono arrivati a frotte, attirati anche dal dinamismo di Bolzoni, che si è avvalso dei sistemi di comunicazione come Instagram, Facebook e altro per pubblicizzare la sua iniziativa: 15 euro il giorno e vai dove vuoi.

Ma non è finita qui. «Mi sono reso conto che i turisti – che arrivano da tutte le parti del mondo e quando approdano al mio negozio non credono alle loro orecchie nel sentir parlare correttamente inglese (Bolzoni ha vissuto tre anni negli Stati Uniti, ndr) – prendono le bici e poi non sanno dove andare. Si affidano a Google maps, ma poi si ritrovano sulla Paullese. Di qui ecco l’altra idea: studiare un’app a pagamento che indichi itinerari sicuri per i ciclisti, senza farli finire in mezzo alle auto». Bolzoni però ancora non si accontenta: sta studiando sinergie con altri partner. Per esempio, itinerari in bici di un giorno nella campagna cremasca, con tappe studiate in negozi e ristoranti dove i turisti possano non solo gustare i prodotti tipici nostrani, ma anche acquistarli e portarseli a casa (o farseli spedire).

Tutto questo sarà pronto a breve, perché il business del film non durerà in eterno, anche se a dire il vero sta tenendo molto più del previsto. «Dovremmo sfruttare meglio l’occasione – afferma Bolzoni – perché, per esempio, mi sembra deleterio mandare i turisti a Moscazzano per farli sbirciare attraverso un buco nel cancello la villa Albergoni che non è visibile e il bar nel quale il protagonista gioca a carte che è chiuso. Cosa ci vuole a mettere un tavolino con sopra delle carte e rifare la scena del film?».