Giallo della donna scomparsa a Crema: "Disposta a perdonare ma dica dov’è il corpo"

Il disperato appello della sorella di Sabrina Beccalli all’assassino. I conoscenti dell’arrestato: "Un tipo esuberante, aveva sempre soldi"

Serena Beccalli, sorella di Sabrina, rivolge il suo appello davanti alle telecamere

Serena Beccalli, sorella di Sabrina, rivolge il suo appello davanti alle telecamere

Crema (Cremona), 20 agosto 2020 - Hanno arrestato un uomo e l’hanno accusato dell’omicidio di Sabrina Beccalli, 39 anni di Crema e della distruzione del suo cadavere. L’uomo imprigionato a Ca’ del Ferro è Alessandro Pasini, 45 anni, ex dipendente della Gaiotto, residente a San Bernardino, con lontani precedenti per rapina, spaccio e resistenza e con problemi di tossicodipendenza. Sette carabinieri lo hanno prelevato dalla sua abitazione martedì pomeriggio dopo le 18 per portarlo prima in caserma e poi nel carcere di Ca’ del Ferro.  Pasini non ha inteso rispondere alle domande del magistrato, ha affidato la sua difesa all’avvocato Paolo Sperolini e poi si è chiuso in sé stesso. L’interrogatorio in carcere è stato fissato per domani e l’avvocato non ha escluso che il suo assistito possa rispondere alle domande del magistrato. Secondo la ricostruzione, l’incontro tra Pasini e Sabrina sarebbe avvenuto alle quattro del mattino e sembra che non sia stato un incontro a sfondo sentimentale e si sta facendo largo che ci possa essere di mezzo la droga

«L’ho visto due giorni fa con il monopattino. Lo usava così come usava lo scooter quando la sua Slk nera era ferma in cortile. Alle sei di ieri pomeriggio (martedì, ndr) hanno suonato i carabinieri. Lui era in casa». Il caldo e le ferie hanno spopolato il condominio Aler al numero 64 F di via Enrico Martini che ospita diciassette famiglie. Al primo piano un condomino parla di quel vicino dell’appartamento al piano terreno che non si faceva notare se non per le compagnie femminili che lo frequentavano. «I carabinieri - ricorda ancora il condomino - hanno perquisito l’appartamento e poi l’automobile. Si sono fatti consegnare un paio di jeans e una maglietta grigia. Sono andati via e se lo sono portato». Alessandro Pasini viveva solo da sette anni, dopo la scomparsa del padre Angelo.  Fino a quattro anni fa aveva lavorato alla Gaiotto, un’azienda di automazione industriale, che ha lasciato la sede sulla Paullese per trasferirsi a Piacenza. La madre di Pasini, Manola, è una dipendente “storica“ dell’azienda. Pare che la sua intenzione fosse quella di mettersi in proprio, ma non l’ha mai realizzato. Pasini ha un fratello.

«Un tipo tranquillo - ricorda una collega di lavoro - allegro, a volte anche esuberante. Comunque un lavoratore». «Veniva qui - dice un dipendente del bar Ponte della Crema - ad acquistare le sigarette. Sempre elegante. Guidava una Slk Cabrio. Aveva sempre denaro con sé. Qualche volta si fermava a bere una birra. Ma non frequentava più di tanto». Lo ricordano come frequentatore anche al bar 57 di via Brescia da Rudy in via Cremona.  Nel tardo pomeriggio i vigili del fuoco hanno trovato un paio di scarpe sul bordo del canale Vacchelli. Sul posto sono stati fatti arrivare i sommozzatori da Milano che hanno cercato sul fondo del corso d’acqua, ma sin qui senza trovare nulla. Nella mattinata sono proseguite le ricerche di Sabrina Beccalli. Dapprima un elicottero dei vigili del fuoco ha sorvolato il canale e le rogge Borromea e Archetta. Il sospetto era che il corpo della donna fosse stato gettato in acqua, ma la ricerca è stata vana. Nel pomeriggio i pompieri hanno disceso il fiume Serio fino a Montodine, ma anche in questo caso senza trovare nulla. 

«Il nome di Pasini mi era stato riferito già l’altra sera - ha detto Gregorio, il fratello di Sabrina - ma non volevo crederci. Lui era un conoscente di mia sorella e non mi risulta che ci fosse nulla di più. Invece adesso ci hanno detto che è stato arrestato e accusato del suo assassinio». I familiari di Sabrina sono sempre nei pressi del campo base, in attesa di notizie. «Sarei disposta anche a perdonare l’assassino di Sabrina - afferma Serena, sorella della ragazza scomparsa, con le lacrime agli occhi - ma deve dirmi dove ha messo il suo corpo». Nella giornata le ricerche si sono fatte più stringenti, hanno interessato anche una parte più lontana da Vergonzana. Sul posto sono arrivati i sommozzatori dei vigili del fuoco che hanno controllato una parte del canale, ma sin qui nulla.