Crema, Sabrina uccisa: chi aiutò Pasini?

Resta sul tavolo l’ipotesi che qualcuno possa aver avuto un ruolo a fianco dell’amico ora dietro le sbarre

Alessandro Pasini e Sabrina Beccalli in un momento di spensieratezza

Alessandro Pasini e Sabrina Beccalli in un momento di spensieratezza

Crema (Cremona), 13 settembre 2020 - "La lettera di Alessandro Pasini arriva lunedì". Lo dice l’avvocato Paolo Sperolini, probabilmente stanco dell’assalto dei media, che hanno scoperto il memoriale dell’uomo, in carcere con l’accusa di aver assassinato Sabrina Beccalli, la 39enne morta a Ferragosto e il cui cadavere è stato bruciato dallo stesso Pasini, per sua ammissione, dentro la Panda della donna, per far sparire le tracce, sempre per sua ammissione.

Come per cancellare tutto Pasini dapprima ha lavato il sangue nell’appartamento della sua ex fidanzata, in via Porto Franco, dove è avvenuta la tragedia e poi ha aperto il gas, per far saltare in aria lo stabile, che ospita al piano terra un’azienda e al secondo piano una famiglia. La lettera tanto attesa è stata scritta dal presunto omicida all’avvocato, perché si abbia traccia concreta di quel che è avvenuto all’alba di Ferragosto, quando Sabrina Beccalli gridava aiuto, inascoltata e quando poi moriva. Per mano di Pasini, secondo i carabinieri, che sono arrivati a lui in poche ore; per un’overdose, secondo lo stesso Pasini, che poi sostiene di aver perso la testa e di aver architettato un piano tremendo per far sparire tutte le tracce. Per parecchi giorni l’uomo ha tenuto però tutti in scacco. Non ha parlato quando è stato fermato; ha fatto rivelazioni ritenute poco o per nulla credibili quando è stato interrogato in carcere. Salvo poi ricredersi. I carabinieri, tuttavia, continuano nel valutare le sue dichiarazioni e ottenere riscontri. Inoltre, non è mai stata scartata del tutto l’ipotesi che a Pasini in quel terribile giorno di Ferragosto, qualcuno possa aver dato una mano. Almeno a depistare le indagini. Infatti, non risulta che il presunto assassino abbia lasciato la città né con il suo monopattino né con la Panda della Beccalli.

E tuttavia i sandali di Sabrina sono stati trovati nel canale a Salvirola, probabilmente portati fino alla chiusa dalla corrente. Ma chi ce li ha messi i sandali nel canale Vacchelli? Infine, Pasini ha spostato il cadavere e lo ha messo in auto da solo? Testimoni dicono che il giorno di Ferragosto l’uomo si è presentato alle 12.30 alla trattoria Stati Uniti per pranzare con gli amici, se ne è andato alle 14.30 per fare ritorno alle 16. Sempre vestito nel medesimo modo e con i vestiti del giorno prima. Prima di spostare il corpo di Sabrina, che perdeva sangue, Pasini si è cambiato? E aveva addosso indumenti diversi, forse quelli sequestrati nella sua abitazione durante l’arresto? O forse un amico lo ha aiutato? I carabinieri stanno ascoltando varie testimonianze e l’ipotesi di un secondo uomo non è ancora stata accantonata definitivamente.