Morte di Sabrina Beccalli, una testimone: "Quella notte sentii urla disperate"

Parla la testimone della tragedia di Ferragosto, nei giorni successivi vide Pasini vicino alla casa di Sabrina

La palazzina di via Porto Franco a Crema

La palazzina di via Porto Franco a Crema

Crema (Cremona), 9 ottobre 2020 - La parola ora è agli esperti e ai consulenti che stanno esaminando quanto loro consegnato e le risultanze della scena della tragedia, la casa di via Porto Franco dove alle prime ore di Ferragosto è morta Sabrina Beccalli, la donna di 39 anni il cui cadavere, quella sera, è stato poi bruciato da Alessandro Pasini, 45 anni di Crema, insieme con la Panda della donna, nella campagna di Vergonzana.

Per quanto riguarda quel che è accaduto nella casa, dove Pasini aveva alloggiato insieme alla fidanzata con cui aveva rotto il 3 agosto, mentre erano in vacanza in Sicilia, esiste solo quanto riferito da Pasini, ora in carcere con l’accusa di omicidio e distruzione di cadavere: lui aveva le chiavi dell’appartamento e sapeva che gli altri due inquilini non c’erano. Per questo motivo ha dato appuntamento a Sabrina proprio in quello stabile. C’è una persona che quella notte ha sentito delle urla e ha avvertito il 112: una testimone che desidera restare anonima per motivi di riservatezza, ma che ha raccontato quanto ha sentito. "Non dormo molto di notte e poi lo scorso agosto ha fatto molto caldo. Per questo motivo le mie finestre, che sono vicine a quelle dove si sono svolti i fatti, restano aperte. A Ferragosto mi sono svegliata intorno alle 4 del mattino e sono rimasta alzata a prendere un po’ di fresco sul balcone. Poco dopo ho sentito delle urla provenire da una casa vicina. Non ho capito da dove arrivassero, ma ho udito distintamente: “Aiuto, aiuto. No!“. Mi sono spaventata, le urla erano disperate e ho chiamato il 112. Mentre telefonavo ho sentito di nuovo altre urla, sempre provenire dalla stessa parte e sempre di richiesta di aiuto. Poco dopo è arrivata un’auto dei carabinieri alla quale ho riferito delle urla, ma ho anche detto di non essere in grado di indicarne la provenienza. Non so poi che cosa abbiano fatto i militari".

La donna riferisce anche di essere stata dai carabinieri per ripetere quanto sentito e di aver visto Alessandro Pasini transitare nei pressi dell’abitazione di via Porto Franco il lunedì successivo, quando auto e Sabrina erano già state distrutte dall’incendio. La testimone non è in grado di dire se Pasini si sia fermato nell’abitazione della sua ex fidanzata o sia solo passato senza sostare. Il mercoledì successivo ha letto dell’arresto e di quanto era successo alla povera Sabrina. E ha avuto paura.