Entra in un supermercato per fare la spesa, acquista alcolici e poi esce “dimenticando“ di pagare. Il personale la ferma e le fa notare che non ha saldato la merce acquistata e lei, con una spranga, comincia a menare botte a tutti, tanto che in breve riesce a fuggire. Tutto questo sotto gli occhi di una pattuglia della polizia che stava transitando nei pressi del supermercato. Gli agenti si fermano e affrontano la donna, una 45enne italiana residente in città, soggetto già noto alle forze dell’ordine. Lei non ne vuole sapere di fermarsi e oppone resistenza, riservando lo stesso trattamento anche i poliziotti.  Alla fine però gli agenti, non senza fatica, riescono a sopraffarla e a portarla in commissariato. La donna ha sottratto dal supermercato bottiglie di liquore e lattine di birra, che vengono trovate in suo possesso e poi restituite all’avente diritto. Dopo una notte passata in guardina nel commissariato di Crema, la 45enne viene portata davanti al giudice di Cremona, dove è sottoposta a processo con il rito direttissimo. Al termine del dibattimento il giudice la condanna a un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa e la rimanda a casa libera. Pier Giorgio Ruggeri

Cronaca

Entra in un supermercato per fare la spesa, acquista alcolici e poi esce “dimenticando“ di pagare. Il personale la ferma e le fa notare che non ha saldato la merce acquistata e lei, con una spranga, comincia a menare botte a tutti, tanto che in breve riesce a fuggire. Tutto questo sotto gli occhi di una pattuglia della polizia che stava transitando nei pressi del supermercato. Gli agenti si fermano e affrontano la donna, una 45enne italiana residente in città, soggetto già noto alle forze dell’ordine. Lei non ne vuole sapere di fermarsi e oppone resistenza, riservando lo stesso trattamento anche i poliziotti. 
Alla fine però gli agenti, non senza fatica, riescono a sopraffarla e a portarla in commissariato. La donna ha sottratto dal supermercato bottiglie di liquore e lattine di birra, che vengono trovate in suo possesso e poi restituite all’avente diritto. Dopo una notte passata in guardina nel commissariato di Crema, la 45enne viene portata davanti al giudice di Cremona, dove è sottoposta a processo con il rito direttissimo. Al termine del dibattimento il giudice la condanna a un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa e la rimanda a casa libera.
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