Cremona, ragazze isolate dalle famiglie e obbligate a prostituirsi

Giovani scomparse, in realtà costrette a vendersi sul mercato del sesso a pagamento in mezza Lombardia

Operazione dei carabinieri della compagnia di  Cremona

Operazione dei carabinieri della compagnia di Cremona

Cremona, 24 novembre 2021 - Giovani ragazze romene scomparse e finite a prostituirsi in hotel o appartamenti. I carabinieri della compagnia di Cremona hanno individuato e denunciato tre romeni tra i 23 ed i 28 anni, tutti residenti a Cremona e con precedenti per i reati di induzione e sfruttamento della prostituzione, minacce, violenza sessuale e percosse.

Le indagini hanno preso il via nel febbraio scorso quando un cittadino romeno, residente nel Veronese, ha denunciato la scomparsa di una sua nipote 26enne. La giovane è stata ritrovata in un appartamento di Cremona insieme ad altre tre connazionali. In un altro appartamento sempre a Cremona i carabinieri hanno trovato altre tre ragazze romene, ventenni, residenti a Pieve Porto Morone nel Pavese, San Giuliano Milanese e Sant’Angelo Lodigiano. Tutte obbligate a prostituirsi e di fatto impossibilitate a comunicare con i loro parenti. Le ragazze venivano “pubblicizzate” su siti internet specializzati in pose ammiccanti: i clienti formalizzavano la scelta, quindi la ragazza prescelta veniva accompagnata da uno degli sfruttatori nei motel o negli appartamenti precedentemente concordati nella città del cliente richiedente.

Come ulteriore servizio veniva proposta anche l’eventuale consumazione di sostanze stupefacenti e farmaci solitamente utilizzati per facilitare i rapporti sessuali. Gli sfruttatori, al fine di eludere eventuali indagini, cambiavano quotidianamente le utenze telefoniche attestate sugli annunci web. Le prestazioni sessuali avevano dei costi da 200 a 1.500 euro, a seconda delle richieste e della durata delle stesse. Le indagini hanno accertato che le giovani vittime sono state fatte prostituire nelle province di Cremona, Brescia, Verona, Piacenza, Pavia, Parma e Lodi.