La signora Erminia Ferrari ha voluto ringraziare gli abitanti di Quintano per l’affetto riservato al marito

La signora Erminia Ferrari ha voluto ringraziare gli abitanti di Quintano per l’affetto 

Quintano (Cremona) - «Sono Erminia , ho 70 anni, abito a Quintano, un piccolo paese di 913 abitanti, dove si trova tutto quanto è indispensabile: un negozio di alimentari, la farmacia, l’Auser". Comincia così la lettera di ringraziamento che Erminia Ferrari ha indirizzato ai suoi concittadini. Una lettera emozionate nella quale lei vuol far sapere a tutti quanta umanità e comprensione ha trovato quando suo marito Emilio Pamiro si è ammalato gravemente. "Nel dicembre 2021 – racconta Erminia, - a mio marito è stato diagnosticato un grave tumore cerebrale, che gli ha provocato problemi di comprensione e di comportamento. Non ci siamo rinchiusi in casa, ma abbiamo scelto di mantenere le nostre abitudini quotidiane, continuando a frequentare come sempre il paese. Abbiamo ricevuto sostegno e comprensione". Per i coniugi sono continuate le frequentazioni abituali, anche se con crescenti difficoltà. "Milly – prosegue Ermina, - nel suo negozio di alimentari ben gestito e molto fornito, ha dimostrato tanta pazienza durante i sempre più faticosi pagamenti elettronici che mio marito insisteva a voler effettuare. Grazie a Milly ho conosciuto Silvia e Barbara che, insieme a Franco, ci hanno aiutato in situazioni complicate e difficili. I dipendenti del comune sono sempre stati gentili e collaborativi nel rilascio di documenti. Con i farmacisti si è instaurato un profondo rapporto umano. I volontari dell’Auser, che gestiscono anche la discarica, ci hanno sempre dato una mano nel depositare i rifiuti pesanti". Una parola anche per chi da sempre abitava vicino alla coppia. "I vicini di casa sono stati per noi un prezioso sostegno. Abbiamo frequentato anche il bar di Alice nel vicino paese di Pieranica. Ci andavamo percorrendo la comoda e protetta pista ciclabile prima a piedi in autonomia, poi sottobraccio, via via con il deambulatore e infine con la sedia a rotelle. Alice ci accoglieva sempre, pronta ad adattarsi al comportamento di Enrico spesso molto complicato". Poi la situazione si è aggravata. "La malattia è stata precipitosa. Enrico ci ha lasciato il 25 maggio scorso. Tante persone del paese sono venute a dargli l’ultimo saluto: le ringrazio tutte con affetto. A loro si sono aggiunti i parenti, i compagni di scuola, gli amici e i conoscenti. Enrico non si sarebbe mai aspettato un saluto così caloroso, numeroso e nemmeno così particolare, come quello di Antonio, Tonino, Vittorio. Grazie, soprattutto da parte di Enrico, che è riuscito a vivere con la sua malattia in un piccolo paese, dove ha trovato tutto". Una lettera scritta con il cuore, apprezzata da tutti, che si sono stretti attorno a Erminia che anche adesso non è sola.

Cronaca

Quintano (Cremona) -&nbsp;«Sono Erminia , ho 70 anni, abito a Quintano, un piccolo paese di 913 abitanti, dove si trova tutto quanto è indispensabile: un negozio di alimentari, la farmacia, l’Auser". Comincia così la lettera di ringraziamento che Erminia Ferrari ha indirizzato ai suoi concittadini. Una lettera emozionate nella quale lei vuol far sapere a tutti quanta umanità e comprensione ha trovato quando suo marito Emilio Pamiro si è ammalato gravemente. "Nel dicembre 2021 – racconta Erminia, - a mio marito è stato diagnosticato un grave tumore cerebrale, che gli ha provocato problemi di comprensione e di comportamento. Non ci siamo rinchiusi in casa, ma abbiamo scelto di mantenere le nostre abitudini quotidiane, continuando a frequentare come sempre il paese. Abbiamo ricevuto sostegno e comprensione". Per i coniugi sono continuate le frequentazioni abituali, anche se con crescenti difficoltà. 
"Milly – prosegue Ermina, - nel suo negozio di alimentari ben gestito e molto fornito, ha dimostrato tanta pazienza durante i sempre più faticosi pagamenti elettronici che mio marito insisteva a voler effettuare. Grazie a Milly ho conosciuto Silvia e Barbara che, insieme a Franco, ci hanno aiutato in situazioni complicate e difficili. I dipendenti del comune sono sempre stati gentili e collaborativi nel rilascio di documenti. Con i farmacisti si è instaurato un profondo rapporto umano. I volontari dell’Auser, che gestiscono anche la discarica, ci hanno sempre dato una mano nel depositare i rifiuti pesanti". Una parola anche per chi da sempre abitava vicino alla coppia. "I vicini di casa sono stati per noi un prezioso sostegno. Abbiamo frequentato anche il bar di Alice nel vicino paese di Pieranica. Ci andavamo percorrendo la comoda e protetta pista ciclabile prima a piedi in autonomia, poi sottobraccio, via via con il deambulatore e infine con la sedia a rotelle. 
Alice ci accoglieva sempre, pronta ad adattarsi al comportamento di Enrico spesso molto complicato". Poi la situazione si è aggravata. "La malattia è stata precipitosa. Enrico ci ha lasciato il 25 maggio scorso. Tante persone del paese sono venute a dargli l’ultimo saluto: le ringrazio tutte con affetto. A loro si sono aggiunti i parenti, i compagni di scuola, gli amici e i conoscenti. Enrico non si sarebbe mai aspettato un saluto così caloroso, numeroso e nemmeno così particolare, come quello di Antonio, Tonino, Vittorio. Grazie, soprattutto da parte di Enrico, che è riuscito a vivere con la sua malattia in un piccolo paese, dove ha trovato tutto". Una lettera scritta con il cuore, apprezzata da tutti, che si sono stretti attorno a Erminia che anche adesso non è sola. 
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Quintano, il piccolo paese dal cuore grande dove la gentilezza allevia la malattia

I 913 abitanti sono stati vicini fino alla fine a Emilio Pamiro, affetto da una grave invalidità. La moglie Erminia ha deciso di ringraziarli con una lettera: "Ci avete donato sostegno e comprensione"

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