Prostituzione minorile, il giornalista Renato Crotti condannato a cinque anni e mezzo

Cremona, la pronuncia nel rito abbreviato condanna l’ex portavoce del presidente della Provincia

Prostituzione

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Cremona - Niente ragazzi in aula come parte civile e rito abbreviato, che consente lo sconto di pena di un terzo. Ma alla fine ieri mattina per Renato Crotti è arrivata la sentenza di condanna: cinque anni e sei mesi di prigione per prostituzione minorile e possesso di materiale pedopornografico. Ieri mattina al Tribunale di Cremona è andatpo in porto il procedimento a carico dell’ex giornalista, che doveva difendersi dall’accusa di aver indotto minori a prostituirsi con lui in cambio di denaro. Il rito abbreviato non ha visto testimoni e il processo si è fermato alle indagini. La Guardia di finanza da tempo scrutava il cellulare di Crotti da cui partivano le avances verso i minori.

Dapprima lui si presentava, su un profilo social, con un nome da donna; poi, quando arrivava agli appuntamenti, diceva di chiamarsi Roberto e pagava in contanti i minori che assecondavano le sue richieste. Ma la città è piccola e un giorno Renato Crotti va in una scuola come presidente del Rotary e con il proprio nome e cognome. Uno dei ragazzi lo riconosce e da lì il castello comincia a cedere. Fino all’arresto, il 22 ottobre 2021.

Ieri il giudice delle udienze preliminari Angela Corvi ha deciso per la condanna. La pena comminata sarebbe stata di 8 anni e tre mesi: ridotta di un terzo, è diventata di cinque anni e sei mesi. Crotti è già in carcere da quasi 11 mesi. Aspetterà sempre lì anche il secondo processo, quello per l’accusa di appropriazione indebita dei 300mila euro raccolti a favore degli ospedali ai tempi del Covid. Le udienze cominceranno il 10 novembre.