Crema, prof trovato morto in cantiere: per la Procura si tratta di suicidio

Il procuratore Roberto Pellicano: "Escluse responsabilità di terzi." La posizione della moglie verso l'archiviazione

Mauro Pamiro

Mauro Pamiro

Crema (Cremona), 16 luglio 2020 - "Riteniamo di aver raggiunto elementi sufficienti per escludere le responsabilità di terzi". Con queste parole il procuratore della Repubblica di Cremona Roberto Pellicano smonta l'ipotesi di un giallo nella morte di Mauro Pamiro, l'insegnante di 44 anni trovato morto in un cantiere di Crema.

L'autopsia aveva parlato di lesioni compatibili con una caduta dall'alto. "Di giallo - ha detto Pellicano - non sembra esserci assolutamente nulla, intendendo per giallo la descrizione di un crimine con il coinvolgimento di criminali e vittime. Si è trattato di un drammatico fatto che riguarda la vita privata delle persone".  Tradotto, si tratterebbe quindi di un suicidio.

"Riteniamo di aver raggiunto elementi sufficienti per escludere le responsabilità di terzi nella vicenda ed anche se le attività di ricostruzione non sono terminate - ha concluso - si avrà presto un quadro molto più chiaro che, in ogni caso, sarà oggetto di una attività giurisdizionale, essendovi una persona iscritta nel registro degli indagati che sarà verosimilmente oggetto di richiesta di archiviazione". Il riferimento è Debora Stella, la moglie di Pamiro indagata come atto dovuto, che era stata ricoverata in Psichiatria alla notizia della morte di Mauro ed è stata interrogata dai magistrati due giorni fa.