Crema, patente sospesa: fa ricorso e vince

Il giudice di pace: l’ebbrezza va accertata con un esame o eccezionalmente solo da personale medico

Carabinieri in una foto di archivio

Carabinieri in una foto di archivio

Crema (Cremona) - Senza etilometro non si può. Il giudice di pace Stefano Furiosi ha annullato un verbale con il quale una pattuglia di carabinieri aveva giudicato una persona ubriaca con il solo esame del fiato e delle condizioni generali dell’autista. Il controllo era scattato a fine primavera dello scorso anno quando un giovane fu fermato da una pattuglia che gli chiese di mostrare la patente. Lui, distrattamente, consegnò al militare un altro documento. Di qui il sospetto che il conducente avesse bevuto troppo. E in un attimo la patente sparì.

L’uomo chiese di essere sottoposto all’esito dell’etilometro. Ma l’apparecchiatura non c’era. Allora lui si dichiarò disponibile ad andare in ospedale e farsi fare un prelievo di sangue. Niente da fare e la patente gli fu sospesa. Decisione immediatamente esecutiva e il giovane lasciato a piedi. Egli però si è poi rivolto all’avvocato Matteo Guerini Rocco che ha impugnato il provvedimento davanti al giudice di pace di Crema. La scorsa settimana il giudice ha dato ragione al giovane: "L’accertamento di uno stato di ebbrezza alcolica presuppone necessariamente un esame tecnico/scientifico e solo eccezionalmente può essere eseguito, mediante una semplice rilevazione sintomatica, da parte di personale specializzato dotato di competenze mediche. Per questo motivo il verbale dei carabinieri viene annullato".