Basta violenza sulle donne, ad Agnadello rubata una panchina rossa

L’associazione Rete Rosa e la Pro Loco hanno posizionato varie installazioni nell’ambito della campagna di sensibilizzazione

Piazza Castello: il cartello su una sedia dove è sparita la panchina rossa

Piazza Castello: il cartello su una sedia dove è sparita la panchina rossa

Agnadello (Cremona), 17 novembre 2019 - Anche quest’anno, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’associazione Rete Rosa e la Pro Loco di Agnadello hanno allestito delle installazioni in vari punti del paese nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere ispirata stavolta alla donna vista come una pianta («Se non la curi…muore» è lo slogan). «Abbiamo voluto immaginare – dicono le esponenti di Rete Rosa - la donna come una pianta che va curata e ben tenuta, altrimenti muore. Con i suoi fiori sta a significare bellezza, ma è necessario avere cura di lei. Anche la donna è come una pianta e deve essere circondata da attenzioni e non maltrattata, altrimenti muore».

Le installazioni anche per quest’anno si trovano alle scuole materna, primaria e media e in piazza Castello, accanto al monumento dell’Avis. Tutte sono caratterizzata da una panchina rossa, tranne in piazza Castello, perché la quarta panchina che era stata sistemata qui prima è stata spostata e poi è stata rubata. Rete Rosa ha scelto di non sostituirla ma di mettere al suo posto una sedia coperta da un drappo rosso sulla quale ha apposto un cartello che recita così: «La panchina rossa non c’è più. Qualcuno ha pensato bene di rubarla. Violenza su violenza. Vergogna». Ma come può essere successo un fatto così increscioso? «La panchina rossa – spiega Pierina Bolzoni, attività del movimento Rete Rosa - era stata portata in primavera nel cortile interno del complesso che ospita le ex scuole e il municipio. Il sindaco di allora, Giovanni Calderara, ci aveva fatto presente che lasciarla nella piazza Castello avrebbe potuto rappresentare un facile bersaglio per i vandali e quindi aveva suggerito di spostarla all’interno dello spazio comunale. Noi abbiamo aderito e consentito che venisse spostata. 

Il sabato la panchina è stata prelevata dai cantonieri e poi portata a destinazione. E il lunedì era già sparita. In estate ci siamo recati in comune per chiedere dove fosse stata sistemata la panchina per poterla ridipingere di rosso e preparala per l’esposizione di novembre ma non l’abbiamo più trovata. Sparita nel nulla. I cantonieri ci hanno indicato il posto dove era stata sistemata ma al suo posto c’erano solo alcune tracce di vernice rossa, come se qualcuno prima di portarla via ne avesse grattato la vernice, avesse in pratica carteggiato la panchina. Il fatto ci ha molto impressionato. Avevamo dato il consenso di spostare la panchina per preservarla e nel nuovo sito è stata immediatamente rubata. A questo punto abbiamo pensato a come rispondere a questo atto sconcertante. In primis ci è sembrato giusto farlo sapere agli agnadellesi e così abbiamo deciso che in piazza Castello, non ci sarebbe stata un’altra panchina, ma una sedia col cartello. Anche il sindaco Stefano Samarati ha condannato l’accaduto.