"Palasport a Crema? Si può": il progetto di Roberto Sudati

L'intervista a Roberto Sudati, 55 anni, imprenditore di Capergnanica che ha in testa un progetto: fare affari con lo sport e con gli sportivi di PIER GIORGIO RUGGERI

 La capienza sarebbe quella giusta per ospitare incontri della serie A1 di pallavolo ma anche altri eventi

La capienza sarebbe quella giusta per ospitare incontri della serie A1 di pallavolo ma anche altri eventi

Crema, 3 febbraio 2016 - «Sì, è vero, mi interessa costruire un Palasport a Crema, in via Milano. Tuttavia, aspetto di vedere il bando che il Comune emetterà a breve». Lo sostiene Roberto Sudati, 55 anni, imprenditore di Capergnanica più noto nel campo dei parcheggi che della costruzione di palazzetti dello sport, ma che ha in testa un progetto: fare affari con lo sport e con gli sportivi.

Sudati, qual è la sua idea?

«A Crema c’è la possibilità di ospitare un palazzetto da 2700 posti su un’area di 22 mila metri quadri».

Rispetto a quando si sussurrava, qui c’è qualcosa di diverso. Per esempio, l’area necessaria avrebbe dovuto essere di 30 mila metri quadri, il che implicava il fatto di mettere d’accordo sulla vendita due diverse proprietà: il Comune e la fondazione dell’asilo di Ombriano.

«Abbiamo fatto i calcoli e per il nostro progetto ne servono solo 22 mila di metri quadri. Quindi, è sufficiente l’area del Comune».

Che è quella di via Milano, depurata dei 3300 metri quadri dove dovrebbe sorgere il luogo di culto islamico.

«Sì è quell’area».

Ma perché 2700 posti?

«Perché ci siamo informati e per ospitare incontri della massima serie di volley serve un palazzetto da 2500 posti».

Lei dà per certa la costruzione. Cosa dice il Comune?

«Attenzione, non diamo per scontato che troveremo l’accordo. Il progetto è di 4.5 milioni di euro, quindi c’è la necessità, da parte dell’amministrazione, di emettere un bando europeo. Prima di impegnarci e partecipare, è chiaro che vogliamo guardarci dentro e vedere i numeri. Se sono consoni a quel che vogliamo fare, parteciperemo».

Ma il palazzetto vivrà di solo sport?

«No, troveranno posto negozi che vendono tutto quanto è necessario per lo sport. Una cittadella dove gli sportivi troveranno quel che cercano».

Lei si intende di parcheggi. Come mai si è messo in mente di costruire un palazzetto dello sport?

«Ci siamo informati bene su come funziona. Inoltre, la costruzione potrebbe servire anche per ospitare avvenimenti che attirino molte persone e per i quali in città non vi sono strutture con capienze idonee».

E come mai la sua società non ha partecipato al bando d’asta per la gestione di tutti i parcheggi di Crema, bando che scade sabato?

«Perché non ritengo che quel bando dia la possibilità a chi lo vincerà di guadagnare».