Cremona, ospite della Casa dell'accoglienza spacciava erba: arrestato

In manette un 21enne nigeriano

Un arresto dei carabinieri

Un arresto dei carabinieri

Cremona, 21 ottobre 2018 -  Ospite della Casa dell'Accoglienza era a tutti gli effetti uno spacciatore. I carabinieri della Compagnia di Cremona, guidati dal maggiore Rocco Papaleo, hanno arrestato A.K. 21enne nato in Nigeria in Italia senza fissa dimora e di fatto domiciliato a Cremona. Il giovane è stato fermato per un controllo in via San Antonio del fuoco: dalla perquisizione personale sono saltati fuori 40 grammi di marijuana suddivisa in quattordici dosi ognuna del peso di 3 grammi circa. La successiva perquisizione presso il luogo di domicilio, individuato presso la vicina Casa di accoglienza ha permesso di rinvenire, nascosti in una calza posta sotto il letto occupato dallo stesso: una busta in cellophane contenente altri 25grammi di marijuana; 8 involucri di cellophane contenenti complessivamente 20 grammi di marijuana; 8 stecche di hashish del peso complessivo di 15 grammi e materiale vario per il confezionamento. A.K. si trovava in città da circa un mese, proveniente da Viterbo.

Non è da escludere che lo stesso, che non è risultato essere in carico alla Prefettura Cremonese come richiedente asilo politico, sia riuscito anche attraverso l’appoggio di qualche connazionale o conoscente già ospite della casa dell'accoglienza, ad occupare un posto letto. In ogni caso i militari che negli ultimi tempi, su richiesta dei residenti della zona e della Dirigenza scolastica nonché dei numerosi impiegati che lavorano negli uffici vicini, hanno aumentato i controlli e la vigilanza della zona, nel primo pomeriggio di giovedì 18, lo hanno notato muoversi più volte con fare sospetto, in particolare a fare la spola tra il centro di accoglienza e i vicini parchi, sino a raggiungere anche quello di Piazza Roma. Insospettiti hanno pertanto proceduto ad un suo controllo verificando quanto sopra già descritto. Pertanto arrestato ed espletate le formalità rito, é stato tradotto presso Casa Circondariale di Cremona. Sono in corso accertamenti per risalire ai canali di approvvigionamento della droga, parrebbe, ad un florido giro di clienti, alla luce del quantitativo, ma soprattutto dal numero di dosi e dalla tipologia di confezionamento della sostanza e cioè sia sacchetti chiusi a mano che termosaldati, modalità professionali e sicuramente collaudate.