In ospedale per il cuore. Contagiata, sta per morire

Crema, la famiglia pretende risposte: a Pasqua stava per tornare a casa, come è stato possibile che si infettasse? Presenteremo un esposto

Emergenza Covid

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Crema (Cremona) - La signora Bruna , 82 anni, è in un letto al sesto piano dell’ospedale di Crema. Sta per morire e i medici hanno avvertito i familiari di non farsi illusioni. Purtroppo il virus, nel suo caso, non le lascerà scampo. La figlia Egidia ha potuto guardarla attraverso un vetro e non si dà pace. Perché sua mamma, quando a febbraio era entrata nel nosocomio, non era affetta da Coronavirus, ma aveva un problema cardiaco, poi risolto.

L’anziana era stata mandata poi nell’ospedale Santa Marta di Rivolta d’Adda, per la riabilitazione e tutto era andato bene, tanto che per Pasqua la donna avrebbe dovuto rientrare a casa. Ma purtroppo poi la situazione si è complicata. "Mia mamma era ormai a posto – racconta la figlia, – la riabilitazione aveva ottenuto il suo scopo e i numerosi tamponi alla quale era stata sottoposta, uno ogni tre giorni, avevano dato tutti esito negativo. Fino a quello del venerdì santo, l’ultimo. Quello è risultato, inspiegabilmente, positivo. Quando ci hanno telefonato per dirci che mia mamma aveva preso il Coronavirus non volevamo crederci. Poi, è stato un susseguirsi di cattive notizie e adesso mia mamma sta morendo". L’iter seguito dalla signora Bruna è stato rigoroso. Tamponi ogni tre giorni, trasferimento al Santa Marta con esami sempre negativi, isolamento in camera con altre due donne, anche loro negative ai tamponi, nessuna visita di parenti per sei settimane ma contatti solo con videochiamate. Eppure, all’ultimo, c’è stato quel tampone che ha condannato la donna.

«Vogliamo sapere come può essere successo – ribadisce Egidia – perché se nessuno poteva entrare in camera se non il personale dipendente, allora noi siamo portati a pensare che l’infezione possa essere stata introdotta da qualcuno che non ha fatto il vaccino e che era positivo e asintomatico. E questo ha condannato mia mamma. Non ci rassegniamo e vogliamo avere risposte. Per questo presenteremo un esposto in procura perché si faccia luce su quel che è successo e sul perché è successo". C’è da dire che non sarebbe il primo caso che riguarda contagi di pazienti sani all’interno del Santa Marta. Si sa di un uomo che si è contagiato e che, fortunatamente, è riuscito a superare la malattia. Dall’ospedale fanno sapere che purtroppo il luogo di ricovero non è completamente asettico e che la possibilità di ammalarsi esiste. Tuttavia, sarà promossa un’indagine. Egidia ieri è andata a vedere la mamma per l’ultima volta e non si capacita per come una persona a un passo dalla dimissione possa drammaticamente sprofondare in un incubo senza rimedio.