Omicidio Sabrina Beccalli, Alessandro Pasini assolto

Clamorosa sentenza: l'amico, condannato a sei anni per distruzione di cadavere, ha lasciato il carcere di Monza

Alessandro Pasini al processo per la morte dell’amica Sabrina Beccalli

Alessandro Pasini al processo per la morte dell’amica Sabrina Beccalli

Clamorosa sentenza al processo per la morte di Sabrina Beccalli, trovata morta il 15 agosto 2020 nell'appartamento di via Porto Franco, a Crema. Alessandro Pasini, 46 anni, è stato assolto dall'accusa di omicidio volontario con formula piena "perché il fatto non  sussiste". L'uomo, che era un amico di antica data di Sabrina, è invece stato condannato a sei anni di reclusione per i reati di distruzione di cadavere (il corpo di Sabrina dato alle fiamme nella sua Fiat Panda nelle campagne di Vergonzana) e di incendio pericoloso dell'auto. Assoluzione perché il fatto non sussiste ma anche per il reato di crollo di edificio (prima di allontanarsi dall'appartamento l'imputato aveva tagliato il tubo del gas). Il gup ha disposito l'imnmediata scarcerazione di Pasini che nel primo pomeriggio ha lasciato il carcere di Monza.

Le reazioni

Dopo la lettura derlla sentenza che il giudice dell'udienza preliminare ha pronunciato dopo più di un'ora di camera di consiglio, è esplosa tuttta la rabbia dei fratelli di Sabrina - Simona, Teresa e Gregorio. Simona uscita nel cortile del Palazzo di giustizia sbattendo con violenza la borsetta a terra e dando sfogo a tutta la sua ira: "Maledetta legge italiana, l'ha uccisa e l'ha bruciata. Sei anni per aver ucciso una donna. Non conta niente la vita, di una donna, di una madre. Lui adesso è una vittima, questa è la legge italiana, vergognatevi. Bene, applausi a lui perché aveva confessato di aver bruciato mia sorella. Non ho altro da dire: mi vergogno di vivere in Italia ma non mi vergogno di essere una donna. Lotterò fino alla fine, lui sapeva quello che faceva. C'è una pregheiera che dice: bisogna accettare tutto quello che viene da Dio ma io non posso accettare sei anni per l'uccisione di una donna". Il fratello Gregorio ha gridato: "Legge italiana, vergognatevi". Simona ha aggiunto: "Andremo avanti, faremo la guerra"

La difesa

Pasini ha sempre sostenuto la tesi che l'amica era stata stroncata da un malore dopo un festino alla droga. Era crollato in un sonno profondo per un mix di stupefacenti e alcol. Aveva sentito un forte rumore provenire dal fondo del corridoio, ma non era riuscito ad alzarsi dal letto e si era addormentato di nuovo. Al risveglio, verso le cinque del mattino, aveva notato sul copriletto delle piccolo macchie che aveva capito essere di sangue. Si era messo alla ricerca dell'amica e l'aveva trovata riversa a testa in giù nella vasca da bagno, con il volto coperto di sangue.