Nella casa dove è morta Sabrina: mobile e macchie da “indagare”

Crema, ultimi prelievi e dissequestro dei locali dove l’agosto scorso la donna visse le ultime ore

indagini

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Crema (Cremona), 3 aprile - Un mobile con un’anta rotta, una lesione importante. Piccole macchie sulle pareti del locale adibito a lavanderia. Entrano nel caso di Sabrina Beccalli, la donna di 39 anni, di Crema, morta all’alba di Ferragosto di un anno fa. Uccisa da Alessandro Pasini, 45 anni, secondo le indagini dei carabinieri. Stroncata da un’overdose dopo un festino alla droga, è la versione di Pasini, in carcere accusato dell’omicidio di Sabrina e della distruzione del suo cadavere. La procura di Cremona ha accolto l’istanza di dissequestro presentata dall’avvocato Piergiorgio Bertoli, di Udine, per conto di Susanna Lipani, affittuaria dell’appartamento di via Porto Franco dove muore Sabrina, ed ex compagna di Pasini.

I carabinieri hanno rimosso sigilli. Nella mattinata di ieri si è presentato in via Porto Franco il brigadiere in congedo Edi Sanson, l’esperto in scene del crimine chiamato come consulente, con il generale Luciano Garofano, dall’avvocato Antonino Andronico, legale della famiglia Beccalli. Il sopralluogo di Sanson, accompagnato dalla dottoressa Carlotta Rojatti, dell’associazione "I nostri diritti" di Udine, è iniziato alle 9.30 e si è protratto per cinque ore. Si è concentrato sul locale lavanderia antistante quello del bagno dove Pasini sostiene di avere rinvenuto Sabrina ormai priva di vita . Ad attrarre l’attenzione è stato un armadio usato sia da Pasini, durante le sue visite, per riporvi oggetti come il cellulare, sia dagli occupanti dell’appartamento. Un particolare è stato ritenuto interessante. Il mobile ha un’anta con una effrazione che potrebbe essere stata violenta. Compare a un’altezza giudicata compatibile con quella di Sabrina Beccalli che arrivava a stento al metro e sessanta.

Anche il posizionamento di alcuni scaffali appare scorretto, come se il mobile fosse stato rovesciato e poi rimesso in piedi. Il consulente ha provveduto alla campionatura di piccole macchie, simili a goccioline, impresse su un muro. I campioni saranno esaminati da Garofano. Per Susanna Lipani è stata una lunga, faticosa giornata di trasloco. Fuori casa da agosto, in una sistemazione momentanea, ha trovato un’abitazione. "È successo in pochissimi giorni, dopo che con i miei figli avevo trascorso otto mesi in un alloggio della Caritas, pagando l’affitto e le utenze, grazie anche ai Servizi sociali di Crema. Finalmente ho trovato un affitto a riscatto. Mi vedo a traslocare fra tre case. Devo fare tutto da sola, con qualche sporadico aiuto di amici, ma sono contenta perché finalmente la situazione si è sbloccata".