Omicidio Castelleone: "Mauro Mutigli era al bar con l'idea di uccidere Gianni Senatore"

L’avvocato della compagna della vittima ricostruisce gli avvenimenti della sera del 10 agosto: "Cinque giorni prima l'assassino aveva già minacciato Senatore"

Giovanni Senatore

Il 40enne Giovanni Senatore ucciso al culmine di una lite fuori da un bar a Castelleone, in provincia di Cremona, 11 agosto 2022. ANSA

Castelleone (Cremona) - "Cinque giorni prima Mauro Mutigli ha minacciato Gianni Senatore e Alessandro Ferrari con un coltello. Ci sono i testimoni e l’episodio è avvenuto nello stesso bar dove poi è cominciata la lite sfociata con la morte del primo e il ferimento del secondo". Lo rivela l’avvocato della compagna di Senatore, Mario Tacchinardi che continua: "La sera dell’assassinio Senatore è uscito con la compagna e il suo bambino di due anni. Ha incontrato Alessandro Ferrari e insieme sono entrati nel bar Meteora. Quando i due sono entrati si sono trovati di fronte Mutigli. Non ha importanza chi ha cominciato la lite. Loro due non erano armati, il loro aggressore sì e per questo spero che il giudice gli dia l’aggravante della premeditazione". 

Mutigli, prosegue il legale, "è andato in quel bar perché sapeva che era frequentato dai due e li ha aspettati. Inoltre, è uscito di casa con un coltello con una lama da 40 centimetri". Sui motivi che hanno portato spesso a litigare Senatore e Mutigli, l’avvocato chiede tempo. Il difensore di Mutigli, Consuelo Beber, preferisce non parlare per il momento.