Omicidio di Castelleone: coltellata letale, resta in carcere

Il trentottenne arrestato per omicidio non ha risposto al magistrato

Giovanni Senatore, la vittima; Mauro Mutigli, accusato di omicidio

Giovanni Senatore, la vittima; Mauro Mutigli, accusato di omicidio

Cremona -  Mauro Mutigli, il 38enne che ha accoltellato a morte il quarantenne Gianni Senatore la sera del 10 agosto a Castelleone, resta in carcere. Il magistrato è andato a interrogarlo nel carcere di Ca’ del Ferro la notte stessa nella quale è stato arrestato. Assistito dall’avvocata Consuelo Beber, il presunto omicida ha riferito al magistrato che non avrebbe risposto alle sue domande, avvalendosi della facoltà di non rispondere. "Ho consigliato al mio assistito di non parlare perché è troppo presto – ha detto l’avvocata Beber –. Abbiamo cominciato a indagare su quello che è successo quella sera e a cercare il motivo della lite".

Le indagini non trascurano nulla. Sono state trovate immagini di una telecamera installata in un negozio vicino al luogo dove si è consumato il delitto che potrebbero aver registrato secondo per secondo quanto accaduto. Gli inquirenti sono inoltre alla ricerca di video fatti da chi si è trovato ad assistere all’aggressione. Fin qui la ricerca “documentale”, resta da stabilire con certezza il motivo che ha innescato la lite finita nel sangue. Sembra sia definitivamente da escludere la gelosia, almeno per quel che riguarda la compagna di Senatore. L’avvocata comunque pare avere già elementi per arrivare ai motivi dei dissapori tra i due protagonisti della vicenda. La pagina Facebook di Mutigli è stata chiusa perché sia lui, sia i suoi familiari hanno ricevuto pesanti minacce.