Nuova Ats di Cremona: 18 Comuni favorevoli al divorzio da Mantova

I consiglieri pentastellati: "I sindaci devono avere un ruolo di primo piano nel riassetto della sanità"

Nuova Ats della provincia di Cremona: sono già 18 i Comuni favorevoli a chiedere il divorzio di Cremona da Mantova e a volere una Ats “dedicata” solo al territorio. "L’area cremasca faccia sentire la voce in Regione Lombardia – dicono i pentastellati Marco Degli Angeli, consigliere regionale, e Manuel Draghetti, consigliere a Crema -. I sindaci devono avere un ruolo da protagonisti nel ridisegno dell’assetto sanitario lombardo. Già 18 Comuni cremaschi hanno votato la mozione per l’istituzione di una Ats cremonese separata da Mantova". Un segnale che conferma la bontà della proposta, formalizzata anche con un ordine del giorno, e che aveva trovato voto favorevole dal consiglio regionale lombardo. "La questione è di merito, in quanto il problema della sanità è rappresentato dai contenuti – riprende Degli Angeli -. Una Ats più vicina ai territori e collaborativa con i primi cittadini è necessaria per il rilancio della medicina di base, per la prevenzione in tutti i suoi aspetti, per l’assistenza domiciliare integrata e nella gestione delle cronicità". La ‘fronda’ da Mantova è cominciata l’estate scorsa, quando a Casale Cremasco, sindaco Antonio Grassi, venne votata all’unanimità una mozione che chiedeva di staccare l’Ats da Mantova.

Da allora in sempre più Comuni la risoluzione è passata. Sul tema interviene anche il portavoce comunale Draghetti, depositario di una mozione comunale a Crema sempre sul tema: "Mi auguro che presto anche la mozione del M5S cremasco venga discussa e votata dal consiglio comunale di Crema".

P.G.R.