Nel regno dei tortelli il fuori porta è gourmet

I piatti della tradizione serviti a tavola o d’asporto Senza dimenticare arte, cultura e spiritualità

Migration

Rito collettivo e imperativo categorico. Perché Ferragosto è il "sciogliete le righe", è il "liberi tutti", è "il giorno di Festa" con la "f" maiuscola, come Natale, Capodanno e Pasqua. Ed è la regola non scritta ma condivisa: "A pranzo, si va fuori casa". Non importa dove. Che poi, importa eccome. Perché, per i meneghini, ci sono zone elette del "fuori porta gourmet", pezzi di Lombardia vicina dove si mangia bene, pure tanto e in genere, senza svenarsi. E allora è tutto un correre su provinciali e statali. Come la Paullese, perché se c’è una terra dove il cibo è un elemento sacrale e identitario, è quello che fa da cornice a Crema, città bella e orgogliosa da sembrare un capoluogo senza in realtà esserlo; circondata da una campagna ricca di borghi rurali (come la splendida Gradella), di siti carichi di storia e arte (Palazzo Pignano, il Castello di Pandino, il Santuario di Santa Maria della Croce, etc.) e di locande e trattorie come pochi altri territori a poche decine di chilometri da Milano. Come quelli, oltre una quindicina, che in questi giorni - domani compreso - onorano la loro reputazione proponendo un menù tradizionale e a prezzo fisso (spesa totale sui 20 euro) a base di alcuni piatti iconici come il "tortello cremasco".

E poi il "salva con le tighe" (peperoncini verdi) e la torta Bertolina, peraltro anche in formula take away, con tanto di borse da asporto brandizzate e vetrofanie, per chi desidera consumare in versione pic-nic. Tra i locali di Crema, che aderiscono alla "Festa del Tortello Cremasco" voluta dall’Amministrazione Comunale, spiccano Il Ridottino (0373.256891) e il "Quin" (0373.257961), il Bosco (0373.82684) e l’Officina del Gusto (353.40879). E nei dintorni, altri ottimi ristoranti come Il Postiglione di Rubbiano (0373.66114) con un menù speciale di Ferragosto (valido per l’intero weekend) a base di Formaggio Salva in crosta di patate e paté di melanzane, risotto alle erbe dell’orto, spinaci, crema di pecorino e pinoli tostati e quaglia disossata e arrostita ripiena di salsicciai814.

E, a Bolzone, l’ottimo "Via Vai" (0373.268232) di Stefano Fagioli, con una selezione ferragostana che comprende, la terrina di melanzane e peperoni, il tonno di coniglio, gli immancabili tortelli comaschi, il risotto con i porcini freschi e il petto di faraona con i finferli. La sublimazione all’agriturismo Cascina Loghetto di Crema (0373.230209) dove hanno perfino pensato di proporre la Scuola del tortello. Più che una fissa, una religione.

P.G.