Cremona, multe salate per chi abbandona rifiuti

Diverse le novità in arrivo

Un mezzo della polizia locale di Cremona

Un mezzo della polizia locale di Cremona

Cremona, 5 febbraio 2018 - Sicurezza e mediazione sociale. Sono queste le linee di indirizzo seguite per le modifiche al Regolamento di Polizia Locale e per la convivenza civile che, dopo la presa d’atto da parte della Giunta, approderà nella Commissione consiliare Commercio, Turismo, Sicurezza e Polizia Locale e, successivamente, in Consiglio comunale per l'approvazione. Diverse le novità inserite. Per quanto riguarda la conduzione e custodia dei cani e di altri animali, sono previste sanzioni specifiche sull’abbandono delle deiezioni canine: chi non provvede a ripulire immediatamente il suolo pubblico rimuovendo le feci è punibile con una sanzione amministrativa fino a 495 euro. Rispetto alle misure di tutela del decoro urbano, ai sensi della legge n.48 del 18 aprile 2017, in aree sensibili della città (parchi e giardini storici, complessi del Duomo, di palazzo Cittanova, del Museo del Violino, del Museo Civico, scuole e sedi universitarie), chi reca impedimento alla libera e piena accessibilità e fruizione con condotte vietate come rumori fastidiosi notturni, bivacchi, attività di arrampicata sui monumenti e ricreative che causano pericolo, può essere soggetto alla sanzione da 100 a 300 euro e all’ordine di allontanamento.

Novità anche in tema di rifiuti. Chi effettua la cernita per appropriarsi di materiali vari agli impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti può essere sanzionato fino a 495 euro. Inasprite le multe per chi abbandona rifiuti sulle aree pubbliche: fino a 495 euro se si tratta di rifiuti ingombranti e da 50 a 300 euro se si tratta di rifiuti urbani. Chi non differenzia correttamente i rifiuti domestici e non espone e ritira i contenitori secondo il Regolamento per i servizi di nettezza urbana, può essere punito con sanzione fino a 495 euro. Inserito infine nel Regolamento un titolo nuovo sulla mediazione sociale e l'educazione alla legalità. La Polizia Locale e i Servizi sociali ed educativi possono favorire lo sviluppo della cultura della mediazione negli ambiti di edilizia residenziale pubblica, interfamigliare e scolastico, nel caso non ci siano ipotesi di reato né querele, attraverso uno specifico “Accordo di ricomposizione” sottoscritto dalle parti: tale accordo prevede misure mirate alla eliminazione/risoluzione dei comportamenti che recano disturbo.