Ultraleggero precipitato: Rodolfo e Nicola, vite spezzate inseguendo la passione del volo

La tragedia di Dovera sotto gli occhi dei parenti delle vittime

Ultraleggero precipitato, le due vittime: Rodolfo (a sinistra) e Nicola (a destra)

Ultraleggero precipitato, le due vittime: Rodolfo (a sinistra) e Nicola (a destra)

Dovera (Cremona), 15 aprile 2017 - Un rumore come di un motore che va fuori giri, il tonfo sordo, il fuoco. Un ultraleggero P92 Tecnam decollato dall’aviosuperficie Jfk di Dovera è caduto all’interno di una cascina qualche minuto prima delle 15 di ieri. Aveva due persone a bordo e per loro non c’è stato scampo. Hanno perso la vita Rodolfo Frigerio, 27 anni, istruttore di volo, figlio del fondatore della scuola, nata nel 1985, residente a Milano e Nicola Beretta di Osnago (Lecco), 17 anni, fresco di brevetto di volo, conseguito lo scorso febbraio, calciatore nella squadra Juniores della Vis Nova di Giussano, studente dell’istituto tecnico aeronautico Volta di Lecco. Sulle cause che hanno fatto precipitare l’ultraleggero stanno indagando i carabinieri di Pandino. Un testimone, l’agricoltore che abita nella cascina di fianco al quella Molino Rizzi, dove è precipitato l’aereo, ha raccontato: «Ho visto l’aereo fare tre giri a quota bassa. Poi ho sentito un rumore, come di motore che va fuori giri e un tonfo. Ho preso la bici e sono andato a vedere alla cascina. Lì c’era l’aereo a terra, avvolto dalle fiamme. Con me è arrivato anche un giovane che stava pescando in una roggia a venti metri dal punto d’impatto. Non abbiamo potuto far nulla».

Qualcuno dice di aver visto anche del fumo uscire dall’abitacolo, ma quel che è certo è che il veicolo è caduto verticalmente, finendo tra la cascina e le stalle degli allevamenti, uno spazio molto esiguo, senza toccare alcuna costruzione. «Rodolfo era il figlio del fondatore della scuola di volo, che è nata qui a Dovera nel 1985. Era nato con la voglia di volare – ricorda lo zio, che è arrivato subito sul posto del disastro, che dista meno di un chilometro in linea d’aria dall’aviosuperficie –. Era da sempre qui a Dovera, dove faceva l’istruttore di volo». Seduta su una sedia in prossimità della fettuccia che impediva il passaggio c’era la mamma di Nicola, consolata da una parente. Vicino c’era Gabriele Lovati, amico di Nicola, che con lui era venuto al campo di volo ed era anche compagno di scuola del ragazzo deceduto. Il giovane univa alla passione del volo quella del calcio.

Da poco giocava nella squadra juniores del Vis Nova di Giussago. Aveva sostenuto gli esami di volo a febbraio e stava accumulando ore per fare esperienza. Una tragedia immane, quella di ieri, che segue di poche settimane quella di Cremona, dove il 29 gennaio un ultraleggero decollato da Piacenza si era schiantato poche centinaia di metri prima della pista di atterraggio del Migliaro e dove erano morti Gianluigi Petranca, 67 anni di San Rocco al Porto, fondatore della Vigorplant e Valeriano Zoppetti, 63 di Castiglione d’Adda.