Morte di Sabrina Beccalli, fissato il processo d’appello

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Processo d’appello a Brescia per Alessandro Pasini, assolto in prima istanza dall’accusa di avere ucciso Sabrina Beccalli (nella foto), la notte di Ferragosto del 2020 e condannato a sei anni di reclusione (ma tuttora in libertà), per distruzione di cadavere, bruciato nell’auto della Beccalli nelle campagne di Vergonzana. La Corte d’assise d’appello di Brescia ha fissato il nuovo processo per il 25 novembre davanti al presidente della Corte d’appello Giulio Deantoni. A giudicare Pasini saranno, oltre al presidente, due giudici togati e cinque popolari. I giudici di Brescia dapprima esaminerà la sentenza di quello di Cremona, che ha mandato assolto l’imputato dall’accusa di omicidio. Se non saranno trovati motivi di impugnazione e rigetto, procederà a un nuovo giudizio. Non è escluso che vengano convocati alcuni testimoni. Alessandro Pasini torna sul banco degli imputati difeso dall’avvocato Paolo Sperolini e dalla collega Stefania Amato, mentre la famiglia Beccalli sarà ancora rappresentata dal legale Antonino Andronico.

Nel processo di primo grado, che si è tenuto a Cremona lo scorso 29 ottobre con il rito abbreviato, il Pm Lidia Saccaro aveva chiesto una condanna complessiva a 42 anni di reclusione, ridotti di un terzo per il giudizio, quindi 28 per l’imputato, che veniva da 14 mesi di reclusione. Gli avvocati Sperolini e Amato avevano sostenuto, con successo, che il loro assistito non aveva ucciso Sabrina Beccalli, ma questa era morta a causa dell’assunzione di droga e di una caduta.

Gabriele Moroni

Pier Giorgio Ruggeri