Soresina, giovane terrorizza la 15enne che piace al compagno

L’amico gli confida che è innamorato di una ragazza e lui per fargliela conoscere la costringe a seguirlo, minacciandola con un coltello

Il ragazzo risponderà di violenza aggravata

Il ragazzo risponderà di violenza aggravata

Soresina (Cremona), 15 settembre 2019 - L’amico gli confida che è innamorato di una ragazza e lui per fargliela conoscere la costringe a seguirlo, minacciandola con un coltello. Protagonista dell’episodio un ragazzo di 17 anni e, suo malgrado, una ragazza di 15, tutti residenti a Soresina. La giovane, come ha raccontato alla madre che poi l’ha accompagnata dai carabinieri per la denuncia, si trovava in compagnia di alcuni amici coetanei del paese. La classica compagnia di ragazzi, in quel momento in sosta vicino alla macchinetta distributrice di bottigliette in via Montenero.

Ad un certo punto davanti alla compagnia sono passati tre ragazzi in bicicletta, che si sono fermati poco distanti: i giovani, pur essendo noti, non erano conosciuti dagli altri, semplicemente si incontravano talvolta negli stessi locali. Uno dei tre, un diciassettenne, è andato dritto dalla ragazza brandendo un coltello della lunghezza di quindici centimetri, invitandola, senza tanti giri di parole, a seguirlo dai suoi due amici, che si trovavano poco distanti. Quindi il ragazzo ha presentato ad uno dei suoi due compagni la ragazza, vantandosi della sua impresa, ovvero essere riuscito a far conoscere all’amico la ragazza del cuore.

Una volta terminata la presentazione, il “pigmalione” sempre con il coltello in mano, ha concesso alla ragazza di allontananarsi. La studentessa, 15 anni, una volta raggiunti gli amici e particolarmente spaventata, era senza parole. Una volta a casa non ha mancato di parlarne con la madre. La donna ha poi accompagnato la figlia dai carabinieri, che hanno provveduto ad identificare il 17enne attraverso l’analisi del suo profilo social. Bravata o spacconata da bullo, in ogni caso il ragazzo ora dovrà rispondere di violenza privata aggravata e porto abusivo di oggetto atto ad offendere. A confermare quanto accaduto anche le testimonianze dei ragazzi che quella sera erano presenti e che hanno assistito alla scena.