E' a Crema il miele più buono d'Italia

Sergio Zipoli di Romanengo e Manuel Manelli di Crema hanno ottenuto il massimo riconoscimento al prestigioso concorso “Tre Gocce d’Oro, Grandi Mieli d’Italia”

Sergio Zipoli

Sergio Zipoli

Crema (Cremona), 21 settembre 2021 - E' nel territorio cremasco il miele più buono di tutta Italia. Due apicoltori cremaschi – Sergio Zipoli di Romanengo e Manuel Manelli di Crema- hanno ottenuto il massimo riconoscimento al prestigioso concorso “Tre Gocce d’Oro, Grandi Mieli d’Italia”. L’edizione 2021 ha registrato la partecipazione di ben 1.067 mieli, prodotti in ogni parte della penisola e inviati all’Osservatorio Nazionale Mieli di Castel San Pietro Terme da oltre 400 apicoltori. Sul podio più alto, quello premiato dalle “Tre gocce” sono saliti i due cremaschi: Sergio Zipoli (Apicoltura Zipoli di Romanengo), trionfatore con il miele di Tarassaco, e Manuel Giuseppe Manelli (Apicoltura Solemiele di Crema), che ha conquistato le tre gocce d’oro con il miele di Ailanto. Grande la soddisfazione dei due apicoltori da Oscar, entrambi soci Coldiretti, entrambi cremaschi, entrambi protagonisti di ottime performance in vare categorie di mieli.

Crema

“Sì, quest’anno la soddisfazione è grande. Abbiamo ottenuto il premio più importante, le “Tre gocce d’oro” con il miele di tarassaco, ed abbiamo anche altri sei mieli premiati al concorso, tra cui “due gocce” con la melata e con la acacia, e “una goccia”, con due campioni di erica arborea, castagno e millefiori di alta montagna” spiega Zipoli. “Il segreto per ottenere un miele d’eccellenza? Grande attenzione, professionalità e passione. Con il continuo spostamento alla ricerca di fioriture, con piccoli assaggi legati ai vari territori, con spostamenti ogni anno puntando all’obiettivo di migliorare costantemente la qualità”. Zipoli produce miele biologico. E’ apicoltore da ben trentotto anni. Con i suoi 150 alveari pratica un’apicoltura nomade, spostando le api alla ricerca delle fioriture, dalla Toscana alla Liguria, dall’Emilia Romagna all’alta montagna, sulle Alpi. Per acquistare i suoi mieli ci si può recare presso lo spaccio in via Roma a Romanengo.

“Mi fa piacere – dice – il fatto che, nelle diverse occasioni, i differenti tipi di mieli che produco vengano apprezzati e premiati, a conferma della qualità di tutta la nostra produzione biologica”. L’altro apicoltore trionfatore al concorso è Manuel Manelli. Ormai può considerarsi “il campione del miele di ailanto”: per il secondo anno consecutivo ha vinto le “tre gocce” proprio con questo miele, meno noto di altri. Sempre nell’edizione 2021 ha ottenuto ottimi piazzamenti anche con i mieli di tarassaco (“due gocce”) e acacia (“due gocce”). “Sono tutti e tre mieli che rispecchiano il territorio cremasco, le nostre fioriture. In particolare l’ailanto, detto anche albero del paradiso, è un albero infestante, giunto dal Medio Oriente e oggi diffusissimo nelle nostre campagne. Non è una pianta molto amata, ma è importante per le api, perché per loro rappresenta una buona fonte di alimentazione. Il miele è buonissimo, fruttato, amato dai bambini ma anche dagli adulti” spiega Manelli, che pratica anche l’apicoltura nomade, spostandosi in particolare sulle montagne lombarde. “Sono apicoltore da cinque anni. Quest’anno per l’apicoltura è stato difficile. Il raccolto, nella quantità, è stato ridotto per tutti. Però non ci siamo arresi, e posso dire che la qualità del miele è veramente eccellente”. Domenica 26 settembre Manuel Manelli sarà presso il mercato di Campagna Amica a Crema, sotto la pensilina di Via Verdi (ore 8-12), felice di presentare le targhe conquistate e proporre in vendita i suoi mieli campioni. Soddisfazione è stata espressa dalla Coldiretti di Cremona per l'ottimo risultato raggiunto.