Michele Grazioli, il mago degli algoritmi che da Soncino ha conquistato Forbes

Il 23enne è uno dei 100 influencer italiani

Michele Grazioli

Michele Grazioli

Soncino (Cremona), 11 aprile 2019 - Ha 23 anni e da 10 è un mago del computer. Ha inventato un algoritmo per aiutare papà e nonno nel loro lavoro di artigiani edili e per averli più tempo a casa. E quando ha messo a punto questo algoritmo aveva solo 13 anni. Da lì è partita la scalata al successo. È Michele Grazioli di Soncino, laurea in Economia e Commercio, dirigente di aziende che operano nel campo dell’intelligenza artificiale e che sono in grado di prevedere con precisione il futuro economico di una ditta. 

Ma se ha iniziato a 13 anni, come ha fatto a mettere su le società e a laurearsi in Economia nei tempi previsti? «Davo gli esami 2 o 3 volte fin tanto che si stufavano di vedermi – scherza –. In realtà sono riuscito a fare tutto nei tempi. Un po’ a sorpresa». Il genio dell’intelligenza artificiale comincia a sei anni, quando uno zio che lavora nel campo dell’informatica gli regala un computer. Ma non solo, perché il parente gli insegna a utilizzarlo. Lui ci prende e sviluppa programmi, fin tanto che si accorge che i parenti gli mancano e non hanno mai tempo per lui perché lavorano troppo. «A quel punto ho analizzato il lavoro di papà e nonno e un giorno li ho chiamati e ho dimostrato loro che avrebbero potuto lavorare di meno e fare le stesse cose con minor spreco di tempo. Così avrebbero potuto stare un po’ più con me». Un colpo di genio che lascia a bocca aperta i parenti che applicano il consiglio del ragazzino, capiscono di avere in casa uno che con la matematica ci sa fare parecchio e lo incoraggiano a continuare su questa strada.

In effetticome dice Grazioli, lui non si era ancora reso conto che l’algoritmo che aveva inventato per ottimizzare i tempi sarebbe stata la sua fortuna. Negli anni Grazioli lo applica ad altre attività, lo migliora e poi arriva a capire che può predire quel che succederà a breve tempo. «Ho capito che applicando le regole matematiche e rapportandole alle esigenze di un reale cliente di una altrettanto reale azienda, mi era possibile fare due tipi di previsione. La prima riguarda le esigenze del cliente, che all’inizio sono di un certo tipo ma poi cambiano. Sapendo quali saranno le problematiche da soddisfare, non si perde il cliente. La seconda i tempi. Quanto passerà prima che il cliente si accorga di avere esigenze diverse? I nostri algoritmi, la nostra intelligenza artificiale lo prevede. In entrambi i casi la previsione ha un riscontro di circa l’85%, contro il 65-70% dei metodi tradizionali». Di qui il boom della Divisible, l’azienda di Soncino capofila della galassia di Grazioli. Come è finito su Forbes Italia? «Non ne ho idea».