Manager di Soncino ucciso in Turchia: il caso Fiori approda a Roma

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Alessandro Fiori in un frame che lo ritrae a Istanbul

Alessandro Fiori in un frame che lo ritrae a Istanbul

Crema (Cremona), 19 ottobre 2018 - «Quali iniziative ha intrapreso il ministro per giungere alla verità sull’assassinio di Alessandro Fiori? E lo stesso è a conoscenza di quali siano le motivazioni circa la reticenza delle autorità turche nelle procedure di indagini?». È la parte finale di un'interrogazione che l’onorevole Christian Romaniello, insieme ad altri sei firmatari, ha presentato al ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi per indurlo a interessarsi del caso del manager di 33 anni di Soncino partito per la Turchia il 12 marzo,  sparito nel nulla fino al momento del suo ritrovamento, cadavere, nel Bosforo, il 28 marzo. L’interrogazione dell’onorevole grillino porta il caso in Parlamento, dove sarà discusso probabilmente già lunedì.

A sette mesi dalla scomparsa del manager, dopo i tentativi di insabbiamento, adesso l’Italia, ma anche l’Europa, si sta muovendo. In Turchia sin qui si è fatto di tutto per nascondere quanto avvenuto. I risultati dell’autopsia, che indicano chiaramente come il giovane manager sia stato ammazzato con un colpo in testa, sono stati tenuti nascosti per mesi e trovati solo casualmente dall’avvocato turco della famiglia. Il magistrato che aveva per le mani il caso non ha fatto nulla ed è stato trasferito a fine agosto; il nuovo magistrato sembra sia deciso a indagare, ma sino a ieri non era stata aperta alcuna inchiesta per l’omicidio. Così della vicenda è stata interessata la politica. Dapprima il deputato leghista Angelo Ciocca ha messo al corrente della vicenda il parlamento europeo, interessando il presidente Antonio Tajani e approntando una trasferta in Turchia, al nostro consolato, per il 30 ottobre. In Regione il caso è stato portato dal grillino Marco degli Angeli, mentre il Parlamento ieri si è chiusa la raccolta delle firme per presentare l’interrogazione.

Del caso di Alessandro Fiori quindi se ne occuperà anche il ministero degli Esteri che chiederà a breve al nostro ambasciatore di interessarsi dell’oscura vicenda e fare pressioni perché venga scoperta la verità. Sembra anche che nei prossimi giorni la famiglia riceverà messaggi di solidarietà a tutti i livelli, anche dal ministro Danilo Toninelli, nato a Soncino e parlamentare grillino cremasco, oltre che dalla senatrice Silvana Comaroli (Lega), anche lei di Soncino.