Manager di Soncino ucciso in Turchia, appello in Regione: "La verità sul caso Fiori"

Marco Degli Angeli (M5S) al Pirellone: mobilitiamoci

Marco degli Angeli (al centro) chiede giustizia

Marco degli Angeli (al centro) chiede giustizia

Crema (Cremona), 9 ottobre 2018 - Oggi il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi leggerà una lettera dove si manifesta solidarietà alla famiglia di Alessandro Fiori, ucciso in Turchia, e si chiede alla Regione un interessamento al caso. La lettera è dell’esponente grillino di Crema Marco degli Angeli, messo a conoscenza del caso dagli articoli apparsi sul nostro giornale, sconcertato per l’andamento dell’inchiesta turca e deciso a promuovere l’interessamento della Regione presso la procura turca.

Marco degli Angeli ieri ha inviato la lettera a tutti i consiglieri regionali. Dai grillini anche la richiesta che il consiglio regionale di oggi dedichi un momento di riflessione alla vicenda di Alessandro Fiori, il manager di Soncino di 33 anni trovato morto, nel marzo scorso, sulla riva del Bosforo a Istanbul dopo due settimane di ricerche. Degli Angeli spiega: «La storia presenta molti lati oscuri. Proprio per questo la Lombardia deve testimoniare la sua vicinanza e solidarietà alla famiglia e fare la sua parte perché possa emergere finalmente la verità. Ci troviamo di fronte a un altro caso Regeni e dobbiamo essere uniti nel chiedere alle istituzioni nazionali e internazionali di interessarsi con le autorità turche per capire come questo giovane di trentatré anni ha perso la vita. Per parte nostra è doveroso manifestare la piena e completa solidarietà alla famiglia Fiori in un momento così difficile». Qualcosa si muove, dunque, anche dalle nostre parti. Alessandro Fiori e la sua famiglia sono residenti a Soncino e per troppo tempo le autorità turche hanno tergiversato, cercando di nascondere quanto realmente accaduto. Anche i risultati dell’autopsia, che dicono che il manager è stato ucciso con una sprangata in testa e non è morto annegato, sono stati tenuti nascosti per mesi e sono venuti alla luce solo perché l’avvocato turco della famiglia li ha trovati per caso.

Dopo aver messo in luce la volontà di insabbiare il caso, la procura turca indaga solo sull’ipotesi di furto di portafoglio e cellulare, il caso è approdato al Parlamento europeo, grazie a un intervento dell’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca, il quale sta raccogliendo materiale e sarà a Istanbul il 30 ottobre per parlare con il console italiano e chiedere interventi precisi. Ma non finisce qui, perché adesso il caso Fiori sta diventando di interesse generale e stanno arrivando altre importanti prese di posizione. Infatti, è di questi giorni l’interessamento alla vicenda da parte dei parlamentari cremaschi, che sono decisi a portare la vicenda in Parlamento per chiedere che ci si faccia parte attiva nei confronti del governo turco affinché quest’ultimo intervenga sulla procura e pretenda che sia avviata un’indagine seria per scoprire la verità sulla morte del manager e assicurare alla giustizia i suoi carnefici.