Mercatone Uno, svelati gli acquirenti: 26 posti di lavoro a rischio

Madignano, a sorpresa si è scoperto che gli acquirenti sono due società distinte che hanno operato separatamente

Un esterno dell'azienda

Un esterno dell'azienda

Madignano, 25 maggio 2018 - A rischio i posti di lavoro del Mercatone Uno di Madignano, dove ci sono sessanta dipendenti. Sono stati svelati i nomi degli acquirenti e, un po’ a sorpresa, si è scoperto che si tratta di due società distinte che hanno operato separatamente. La Cosmo di Corropoli (Te), ha acquistato 13 negozi, mentre la Shernon ne ha presi 55. Quest’ultima società è una holding composta a sua volta da tre aziende diverse. Una è la Bwr, ditta polacca leader nel campo dei mobili e che era accreditata come acquirente da sola di 48 negozi. A lei si sono aggiunte una ditta turca, anche lei specializzata nel settore dei mobili e un’azienda italiana che fa componentistica per la casa. In pratica, per quanto riguarda l’offerta di vendita dei Mercatone

Uno non dovrebbe cambiare di molto. Quel che cambia, invece, sarebbe il numero degli addetti. Al momento attuale il Mercatone Uno ha alle sue dipendenze oltre 3000 persone. Secondo i piani della Shernon, comunicati questa settimana ai sindacati, l’azienda sarebbe intenzionata a tenerne solo 2000. I rappresentanti della Shernon si incontreranno con i sindacati alla fine della prossima settimana per discutere il nuovo assetto aziendale. Sembra che verrà chiesta la disponibilità a diminuire il numero di ore lavorate pro capite, per passare da un tempo pieno di 40 ore settimanali a uno parziale di 38. Ma quel che più preoccupa è il numero dei dipendenti che la Shernon sarebbe disposta a confermare, molto più basso dell’attuale numero degli impiegati. Tuttavia, il sindacato non si fascia la testa prima di rompersela e andrà alla trattativa per verificare quali margini ci sono.

Per quanto riguarda il negozio di Madignano, da sempre uno dei più quotati nell’ambito dei vari supermercati della catena, con fatturato in positivo, la Shernon avrebbe fatto sapere che secondo i piani ci possono lavorare 34 addetti a 38 ore settimanali e una persona, il direttore, a 40. Pare che ci sia qualche possibilità di trovare occupazione presso altri punti vendita che invece hanno bisogno di più personale di quel che attualmente hanno in forza, ma tutto questo si conoscerà solo una volta arrivati al tavolo delle trattative.