Izano: carabinieri finti, ma furto vero

Falsi militari con uno stratagemma derubano agricoltore

Carabinieri

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Izano, 19 gennaio 2019 - «Mi hanno fregato bene». Lo dice Gianni B., agricoltore di Izano, che giovedì mattina è stato derubato da tre persone: due finti carabinieri e un ladro vero. E la sequenza dei fatti è degna della commedia dell’arte.

Intorno alle 10 l’uomo viene chiamato da fuori della stalla nella quale stava lavorando. Quando esce vede due persone in divisa da carabiniere e in mezzo a loro un marocchino. I due militari (che si scoprirà che sono finti), lo avvertono che hanno appena catturato lo straniero, che è un ladro perché in tasca aveva la carta d’identità dell’agricoltore. I finti carabinieri, che sono arrivati nel cortile della fattoria con una fiammante Audi nuova, mostrano la carta d’identità e l’uomo trasale: è proprio la sua che aveva lasciato nel portafoglio. I militari lo invitano a entrare in casa per verificare qualora manchi qualcosa.

L’agricoltore entra in casa e trova la cucina in disordine, con alcune cose a terra e la porta del frigorifero spalancata. I carabinieri avvertono che spesso i ladri aprono il frigorifero perché c’è gente che tiene i soldi lì dentro e lo invitano a controllare se manca qualcosa, visto che loro in tasca del ladro hanno trovato solo la carta d’identità.

L’uomo prende il portafoglio e vede che all’interno ci sono ancora i 350 euro che aveva prelevato il giorno prima dalla banca. I carabinieri glieli chiedono e affermano che poi, in caserma, glieli restituiranno e lo invitano a verificare se mancano soldi e gioielli, magari che lui tiene nascosti da qualche parte. Gianni riferisce che di soldi in casa non ne tiene e non ha neppure gioielli. Ma i carabinieri insistono parecchio, insinuando che magari lui ha qualche nascondiglio, forse in stalla. Ma davanti alla netta opposizione dell’agricoltore, ringraziano, prendono i soldi e se ne vanno, dandogli appuntamento in caserma nel pomeriggio. Dopo qualche momento però l’agricoltore va dai vicini per raccontare l’episodio e loro gli suggeriscono di sentire il 112, cosa che Gianni fa.