Gli islamici pregano nel capannone. La Lega: "Il sindaco verifichi"

Dopo che il Municipio ha negato l'ok

Islamici in preghiera

Islamici in preghiera

Cremona, 29 settembre 2017 - Lettera di segnalazione del capogruppo in comune della Lega Nord al sindaco Stefania Bonaldi in merito all’uso del capannone di via Rossignoli 37, sito per il quale gli aderenti alla comunità islamica cremasca avevano chiesto il cambio di destinazione d’uso per farne un centro culturale islamico. Il capogruppo Andrea Agazzi chiede al sindaco di verificare se corrisponde al vero quanto affermano parecchie persone e cioè che, in barba al divieto, lì gli islamici non solo abbiano il loro centro culturale, ma dalle 19 alle 21 svolgano la preghiera.

Agazzi nella sua lettera informa di aver personalmente verificato che dalle 19 in poi il luogo si anima e di aver visto in prima persona almeno una decina di islamici entrare nel capannone. Il sito in questione ha una storia piuttosto articolata. Circa cinque anni addietro lo stesso capannone era stato adocchiato da una parte della comunità islamica che aveva pensato di adibirlo a luogo di culto.Ma in Comune era stato riferito che non sarebbe stata data alcuna autorizzazione al cambio di destinazione d’uso e quindi queste persone avevano sciolto l’impegno. Lo stesso capannone è stato recentemente acquistato da una persona vicina all’altra ala degli islamici, quella che ha partecipato all’asta per l’assegnazione della costruzione di un luogo di culto in via Milano e che è stata estromessa dalla gara per mancanza dei requisiti necessari a parteciparvi. Questi islamici recentemente sono andati in Comune per chiedere all’assessore Matteo Piloni e al sindaco Stefania Bonaldi se fosse possibile un cambio di destinazione d’uso per quel sito, ricevendo una risposta negativa. Storia finita? Sembra proprio di no, perché molte persone sostengono che gli islamici hanno preso possesso del sito e l’hanno trasformato nel loro centro. In barba alle norme. Di qui la richiesta di verifica della Lega.